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L’ex presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci interviene in merito all’accordo sulla redistribuzione dei richiedenti asilo che approdano in Europa tra Italia e Malta.
Il forzista risponde alle parole del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: "Da oggi Italia e Malta non sono più sole, c'è la consapevolezza che i due paesi rappresentano la porta d'Europa. Il testo predisposto va nella giusta direzione, ci sono contenuti concreti e abbiamo sciolto dei nodi politici complicati".
Un accordo basato sull'auspicio dell'Italia che l'accordo sia condiviso quanto più possibile tra i paesi dell’Unione Europea.
“Altro che accordo storico – sbotta Cappellacci -, l’Europa continua a voltare le spalle all’Italia e al Mediterraneo”.
“Non solo la redistribuzione tra i diversi paesi europei resta un’eventualità, non solo i porti italiani restano la principale destinazione, ma sono esplicitamente esclusi i cosiddetti sbarchi fantasma: chi arriva con un barchino resta in Italia. Quest’ultima è proprio la modalità con cui tutto l’anno è operativa la rotta dell’immigrazione clandestina Algeria-Sardegna, definita perfino da Frontex un pericolo per la sicurezza nazionale perché totalmente fuori controllo. Esattamente un anno fa – sottolinea il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna - il Governo Conte I accolse una nostra proposta, contenuta in un ordine del giorno presentato alla Camera dei deputati, sul blocco delle partenze, ma il presidente del Consiglio nulla ha fatto, a parte i comunicati stampa sui suoi incontri con le autorità algerine. Ora la nuova maggioranza include quel partito democratico che nella scorsa Legislatura è rimasto con le mani in mano, lasciando che raddoppiassero gli arrivi. Dinanzi a questo scenario desolante, non vogliamo che l’Europa lasci sola l’Italia e quest’ultima a sua volta lasci sola la Sardegna”.
“Siamo pronti a dare battaglia alla Camera per contrastare un modello di immigrazione senza criteri e senza controlli che poco o nulla ha di umanitario e alimenta il cinico business del traffico di persone umane”, ha concluso Cappellacci.