A Cutro il governo Meloni ha approvato il nuovo decreto sulla gestione dei migranti.

Dodici giorni il dopo il naufragio che ha causato almeno 73 migranti, di cui molti bambini, in prossimità delle coste italiane, il governo ha risposto con un decreto che prevede alcune norme sull'immigrazione, riunendosi proprio a Cutro, dove ha ricevuto anche alcune contestazioni da parte della popolazione locale.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato in una conferenza stampa le misure contenute nel decreto: un nuovo reato per punire gli scafisti, una stretta sugli ingressi irregolari con l'eliminazione della protezione speciale e un incentivo agli arrivi legali.

Nel codice penale è stato introdotto quindi un nuovo reato: quello di morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina, con punizioni che possono arrivare fino a 30 anni di carcere per chi "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato", se nel corso del viaggio muoiono una o più persone. La norma coinvolge sia gli scafisti sia i trafficanti.

Il premier ha spiegato che sarà perseguito non solo chi commette il reato in territorio italiano, ma anche chi aveva l'intenzione di arrivare in Italia e si trovava in acque internazionali quando lo ha commesso, aspetto che è ancora da definire.

In merito ai centri per migranti in Italia, è previsto il commissariamento nel caso in cui ci sia una gestione poco chiara dal punto di vista economico, contrattuale o dei diritti delle persone coinvolte. Sui Cpr, o centri di permanenza per il rimpatrio, c'è il via libera alla costruzione di nuovi centri e all'ampliamento di quelli esistenti.

Per chi arriva in Italia, è prevista inoltre una stretta sulla "protezione speciale", che “verrà abolita e sostituita con una misura di buonsenso che corrisponda alla normativa Ue di riferimento".

Per quanto riguarda gli ingressi regolari in Italia è prevista invece una facilitazione per il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, con rafforzamento dell rinnovo dei permessi di soggiorno per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare. La loro durata passa da due a tre anni.

Eliminati tutti i riferimenti al soccorso marittimo. Una bozza del testo proponeva di affidare la sorveglianza dei mari alla Marina militare, spostando perciò parte della competenza dal ministero degli Interni e dei Trasporti, ossia Matteo Piantedosi e Matteo Salvini, al ministero della Difesa di Guido Crosetto.

Ma durante la conferenza stampa, Giorgia Meloni ha detto che la proposta è stata accantonata perché "il nostro sistema attuale funziona" e perché c'è "un precedente poco felice di coinvolgimento della Marina nel controllo dei mari, che è Mare nostrum".