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"C'è stato un calo di attenzione, alcuni hanno abbassato la guardia e ora ne paghiamo le conseguenze". Così l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, intervenuto su Rai Radio 1 a 'Che giorno è'. "Durante le settimane in zona bianca forse c'è stata l'errata percezione che il virus non circolasse più - ha detto -. Avremmo dovuto attuare controlli più stringenti che invece sono mancati, tutto questo ha portato a un'esplosione di contagi proprio nel momento in cui faceva il suo ingresso anche nell'Isola la variante inglese".
"Comunque - precisa Nieddu - non è stato un errore andare in zona bianca così presto, perché questo ha dato sollievo all'economia per tre settimane. Vero è che abbassando la guardia in questo modo ci siamo giocati la chance di essere la prima Regione in Italia a poter riaprire in sicurezza per la stagione turistica". L'esponente della Giunta Solinas sostiene che uno dei vettori del contagio sia la scuola.
E sul pranzo in hotel a Sardara al quale avrebbero partecipato persone riferibili alla Regione: "Se questo fosse vero e dimostrato, allora chi doveva dare il buon esempio non l'ha dato e se ne dovrà assumere la responsabilità e pagarne le conseguenze". Mentre sui vaccini rivela: "Abbiamo grossi hub e alcuni di medie dimensioni, ma ne stiamo aprendo anche altri per rendere la campagna diffusa nel territorio".
"La Sardegna - sottolinea infine - ha 24mila chilometri quadrati, 377 Comuni e una densità di popolazione bassissima. Condizioni orografiche e logistiche complicate che all'inizio hanno causato un certo ritardo che contiamo di recuperare grazie alla maggiore collaborazione dei medici di base".