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"Il segretario del Pd ha probabilmente dimenticato che è stato proprio il suo partito e la sinistra al governo della Regione, nella precedente legislatura, a lasciare in macerie la sanità della Sardegna. Abbiamo preso in mano una situazione in cui tagli per quasi venti milioni di euro sul personale, il blocco del turnover e i gravi ritardi sull'assistenza primaria hanno tolto ossigeno ai nostri ospedali e impoverito l'assistenza territoriale". Così, con una nota, l'assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, replica a Enrico Letta che stamani a Cagliari aveva criticato la Giunta regionale di centrodestra, soprattutto per quanto riguarda la sanità.
"A farne le spese - prosegue Nieddu - soprattutto i presidi periferici, che oggi portano ancora i segni di quelle scelte miopi rinnegate dagli stessi artefici. Questa Giunta, nonostante una Pandemia che ha stravolto tutti i sistemi sanitari in Europa, sta ricostruendo dalle fondamenta, con il lavoro e la fatica, partendo dal caos che ci hanno lasciato i suoi colleghi di partito e che i sardi non hanno certo scordato".
"Non accettiamo lezioni da chi, nei giorni in cui si alzava il grido di allarme sulla futura carenza di medici nel 2010, dava come ricetta vincente per la Sanità la necessaria nascita 'di un pilastro privato complementare', in spregio alla sanità pubblica. Ma da chi ha sempre difeso il ministro Speranza, sordo a ogni richiesta delle Regioni, non possiamo aspettarci molto", conclude l'esponente della Giunta Solinas.