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Nella giornata di ieri, 27 aprile 2025, la Giunta regionale della Sardegna ha proceduto alla nomina dei commissari straordinari delle aziende sanitarie locali, come previsto dalla Legge regionale 8/2025. Sono avvenute nell'ultimo giorno utile, ma l'assenza degli assessori del Partito Democratico (Giuseppe Meloni, Emanuele Cani e Rosanna Laconi) ha evidenziato tensioni all'interno della maggioranza di governo. I commissari nominati resteranno in carica per sei mesi e sono stati scelti tra i soggetti inseriti nell'elenco nazionale dei direttori generali.
Todde: "Nessuna divergenza insanabile"
Questa mattina, prima della seduta di celebrazione per Sa Die de sa Sardigna in Consiglio regionale, la presidente Alessandra Todde ha risposto così ai giornalisti riguardo alle tensioni con gli alleati del Pd: "Gli strappi sono altri, gli strappi si consumano nel momento in cui ci sono delle divergenze insanabili". Ha poi cercato di stemperare le polemiche, sottolineando: "Credo che il fatto di avere vedute e opinioni diverse non significa che ci possano essere dei problemi insanabili su questo lavoro".
Riguardo alla posizione del Partito Democratico, la governatrice ha commentato: "In realtà il tema è semplicemente una posizione diversa del Partito Democratico. Io sono costruttrice per definizione, sono anche un'anomalia da questo punto di vista, per come è anche iniziata questa legislatura. E proprio nel solco della costruzione e di tenere unita la maggioranza, mi continuerò a muovere".
Sulla decisione di procedere con le nomine anche senza un accordo pieno con i Dem, Todde ha spiegato: "Noi abbiamo chiesto ai sardi di avere pazienza sulla legge Finanziaria per portare avanti il testo sulla sanità e quindi sarebbe stato bizzarro se fossimo stati noi a sforare il tempo dei 45 giorni previsti nella legge appena approvata". Ha inoltre aggiunto che l'orientamento del governo sull'eventuale impugnazione della legge ha accelerato la decisione: "Era importante dare un segnale di serietà sui tempi - chiarisce -, ma anche relativamente alla predisposizione del governo di un'eventuale impugnazione. Il mio dovere è mettere la Regione nel miglior contesto giuridico possibile ed è proprio questo il motivo che mi ha spinto a rispettare i tempi e cercare il contributo di tutte le forze politiche".
Infine, la presidente ha concluso: "Il Pd ha discusso al suo interno la sua posizione e io lo rispetto, spero che da oggi l'obiettivo sia costruire un contesto sanitario pa
rtecipato anche da loro. Credo però che i sardi meritassero un segnale di discontinuità".