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“La situazione delle infrastrutture in Sardegna è caratterizzata da una generale inadeguatezza ed inefficienza, con evidenti svantaggi legati all’insularità e ricadute negative per i cittadini.
in particolare la città di Nuoro risulta essere tra i pochissimi capoluoghi di provincia in Italia in cui non sussiste un sistema di collegamento efficiente con la rete ferroviaria nazionale, essendo attiva soltanto una ferrovia a scartamento ridotto, costruita circa due secoli fa, che da Nuoro arriva a Macomer”.
Sono le parole, attraverso una nota stampa, del deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che ha richiesto un’interrogazione parlamentare al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, per discutere sulle problematiche che presenta la rete ferroviaria nuorese. Oggi alle ore 15 il Question Time.
“La suddetta linea – prosegue Pittalis - è gestita da ARST Sardegna e ad oggi, nonostante i diversi finanziamenti ricevutidal 2017 e finalizzati al miglioramento della sicurezza e delle prestazioni della linea, le condizioni appaiono pressoché immutate.
“Da diversi anni cittadini, comitati e istituzioni del territorio interessato chiedono una moderna linea ferroviaria che colleghi il capoluogo al resto dell'Isola. Nello specifico, il territorio del nuorese interessato dalla tratta ferroviaria riguarda un bacino di utenza composto da circa 106 mila persone residenti, che viaggiano per lavoro, per cure o per studio”.
“Si ritiene urgente ed improcrastinabile un intervento diretto ad adeguare la mobilità nell’isola – spiega il deputato FI - a partire da una rete ferroviaria moderna e che renda possibile il collegamento tra le varie città, anche a tutela del principio di insularità costituzionalmente garantito”.
“Quali iniziative di propria competenza, alla luce di quanto descritto in premessa, il Ministro interrogato intenda porre in essere al fine di garantire la riqualificazione e l’ampliamento della linea ferroviaria sopracitata, con l’obiettivo di garantire il pieno diritto alla mobilità dei cittadini sardi ed eliminare l’inevitabile isolamento delle zone più interne della regione”, conclude Pittalis.