“La tendenza è chiara: l’Italia sta meglio rispetto agli altri Paesi. L'Italia è, tra i grandi Paesi europei, insieme alla Germania, quello che sta reggendo meglio la seconda ondata. Ma sarebbe sbagliato pensare che siamo fuori pericolo. Sarebbe un azzardo, una valutazione priva di fondamento”.

Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle sue comunicazioni alla Camera sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione di Covid-19.

Il nuovo DPCM, che andrà a sostituire quello in scadenza il 7 ottobre, prevedrà l'obbligo di utilizzo della mascherina all'aperto e la stretta dei controlli sugli assembramenti.

“Il quadro internazionale, europeo e nazionale segnala una mutazione di fase rispetto ai mesi passati. Nel mondo ci sono stati più di 35 milioni di contagiati e un milione di morti. C’è una fase di peggioramento oggettivo – ha detto Speranza – e dentro questa fase di peggioramento c’è un Paese, l’Italia, che sta meglio, ma da 9 settimane va verso una crescita dei numeri”.

Differenza tra prima e seconda ondata. “Nella prima ondata – ha sottolineato Speranza - il virus aveva colpito prevalentemente un pezzo d’Italia circoscritto: la Lombardia prima Regione ad essere colpita e alcune Province del Nord del Paese. Oggi c’è un elemento di novità: non c’è più una dinamica di territorialità, Province più colpite (del Nord) e altre meno (del Sud). I numeri ci segnalano con grande chiarezza che la crescita è diffusa e tocca tutti i territori, anche quelli risparmiati nell’ondata precedente. Nessuna Regione, nessuna realtà può sentirsi fuori dai rischi che tutto il Paese corre. Questo ci porta a dire che c’è bisogno della massima attenzione in ogni angolo del Paese”.

Mascherine all’aperto. "Valutiamo l'estensione dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto, dobbiamo fare uno sforzo in più perché in ogni situazione in cui c'è la  possibilità di incontrare persone non conviventi bisogna usarle".

Controlli sugli assembramenti. "Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre all'uso delle mascherine, è questo il dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus".

Il messaggiodel ministro. “E’ ora indispensabile alzare il livello di guardia. La sicurezza sanitaria è la prima mattonella su cui costruire la ripartenza del Paese”.