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“Tre. È il basso numero di volte in cui il presidente Solinas si è presentato in aula. La prima volta, d'obbligo, per le dichiarazioni programmatiche.La seconda per relazionare in merito agli accantonamenti (economie che lo Stato deve alla Regione Sardegna e che ancora non ha restituito). Infine, per accertarsi che il Consiglio regionale, o meglio, la maggioranza in Consiglio regionale, obbedisse all'ordine arrivato dal leader della Lega, Salvini. E così è stato, eh. La maggioranza ha obbedito”.
Inizia così un post, pubblicato sulla sua pagina Facebook, dalla Consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, che aggiunge: “Una maggioranza intera, assenteista nelle varie Commissioni, confusa, pasticciona e litigiosa in aula, distratta e nullafacente in termini di proposte per risolvere le vertenze sarde (continuità territoriale e mobilità interna, la questione delle quote-latte, il porto canale, la sanità sarda etc.)”.
“Un Presidente – queste ancora le sue parole – che non si impegna per i suoi conterranei ma ritiene urgente (così è stata presentata) far approvare una mozione che consenta al cap(itan)o leghista, che ha perso le fila del potere, di alimentare un dibattito sulla legge elettorale nazionale e seminare il suo noto odio contro chi oggi governa”.
“Ma noi – sottolinea la Orrù – non abbiamo bisogno di niente di tutto questo. La Sardegna, per rialzarsi, dev'essere governata con una idea chiara e precisa da portare avanti, in maniera compatta, anche ai tavoli dei vari governi che si susseguono. Nulla di tutto ciò si intravede all'orizzonte, mentre chiaro e limpido è invece il lavorio di un gruppo preoccupato solo di effettuare nomine (non raramente inadeguate) e sistemare compagni di partito, amici e amichetti nei vari posti di sottogoverno.
“La nostra Isola – conclude – ha bisogno di un salto di qualità e, onestamente, ha bisogno di mandare a casa questo tipo di classi dirigenti e rinnovarsi nel modo e nel metodo”.