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È ancora viva l’attenzione, ad Alghero, sulle sorti dell’Ospedale Marino. Sabato scorso si è svolta una manifestazione davanti al presidio ospedaliero al quale hanno partecipato i cittadini algherese e vari esponenti politici per dare un risvolto positivo a una vicenda che da tempo anima l’attualità politica nella Riviera del Corallo.
Ad alzare nuovamente la voce è il circolo “Tricolore” di Fratelli d’Italia Alghero che si appella nuovamente al Presidente della Regione, Christian Solinas, e all’Assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere risposte certe e definitive sulle sorti del Marino.
“Notiamo con amarezza che a d'una settimana dalla manifestazione avvenuta fronte Ospedale Marino nulla è cambiato – ha dichiarato la Segretaria Sefora Salis –, la situazione è ancora bloccata e si continua a respirare quell'aria di stasi e apatia che ha portato alla totale paralisi della struttura ospedaliera. Il nostro territorio non ha bisogno di azioni deboli che non portano alla risoluzione del problema e che tendono solo ad allungare I tempi. Riteniamo che è giunta l’ora di mettere in atto azioni forti nel più breve tempo possibile ed è per questo motivo che ci rivolgiamo direttamente all’Assessore Nieddu chiedendogli la riapertura delle sale operatorie del Marino e la piena funzionalità dello stesso”.
“Apprendiamo la notizia – aggiunge – che in settimana ci sia stato un incontro tra i vertici aziendali e l’Aou dove sono state ribadite tutte le grandi criticità del nord Sardegna, per il paziente ortopedico traumatizzato dopo la chiusura del Marino. Altra richiesta fondamentale è la riapertura immediata della sala operatoria e la necessità di ripristinare la presenza di anestesia, unico motivo di insicurezza ma voluto dal Primario. Per ovviare a tale problema si potrebbe optare ad avere un solo Primario di anestesia al Marino anziché un responsabile di distretto che fa capo ad altro ospedale. Viene inoltre richiesta l’immediata apertura della terapia intensiva I cui locali ed arredi sono ancora in ordine e per i quali sono stati spesi denari pubblici così da avere di conseguenza più sicurezza postoperatoria ad Alghero”.
“Ribadiamo – conclude la Salis – la necessità nel territorio di un centro Spoke in grado di aiutare Sassari nelle cure traumatologiche ed ortopediche. Ci rivolgiamo all’Assessore Nieddu affinché dia ascolto alla voce dei cittadini algheresi e non solo e si impegni da subito a trovare una soluzione che preveda la conferma dell’ Ospedale Marino di Alghero come centro traumatologico ed ortopedico di riferimento regionale, come è avvenuto in altre regioni d’Italia dove sono stati mantenuti gli istituti storici come ad esempio il Rizzoli a Bologna. Apprendiamo che la settimana prossima ci sarà un incontro a Cagliari organizzato dai primari di ortopedia e anestesia di Alghero al fine di trovare una soluzione definitiva. L’assenza di risposte da Cagliari vorrebbe dire la non ripresa dell’ attività chirurgica e potrebbe indurre I chirurghi ortopedici a trasferirsi in altre sedi in quanto non possono rischiare di perdere la loro professionalità. Alghero, gli Algheresi e tutto il territorio dicono basta a questa situazione di immobilismo ed apatia ed attendono risposte certe ed immediate”.