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“Non c’è alcuna volontà da parte della Regione di interrompere la valorizzazione dei siti archeologici del Sulcis, come peraltro di quelli dell’intero territorio regionale. La salvaguardia delle attività riguardanti il nostro patrimonio archeologico, che, come indicato nei punti programmatici del presidente Solinas, rappresenta un valore inestimabile, rientra tra le priorità di questa Giunta”. Così l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha voluto riaffermare l’impegno dell’Esecutivo regionale nei confronti dei cantieri archeologici di Carbonia, Gonnesa, Santadi e Sant’Antioco.
“Accusare l’attuale Giunta regionale di voler cancellare il valore di questi siti e dei relativi cantieri è certamente ingeneroso, oltre che frutto di cattive informazioni – ha aggiunto Zedda –. Soprattutto perché è opportuno ricordare che il progetto del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna risale al 2016 e che il bando per l’affidamento dell’esecuzione del piano, gestito e attuato da Aspal attraverso una gara internazionale di’ facility management’, è stato affidato per la sua esecuzione il 5 febbraio 2019, compresa la competenza su tutti gli aspetti dei cantieri. Quindi, ben prima dell’insediamento della Giunta Solinas. Inoltre, nel bando non si faceva alcun riferimento specifico ai cantieri archeologici”.
“Resta forte l’impegno del mio Assessorato per la salvaguardia dell'occupazione, perciò dopo aver assolto il compito, avviando al lavoro i 367 dipendenti ex Ati-Ifras nell’ambito del progetto di sviluppo del Parco geominerario, sarà mio impegno considerare, dopo una valutazione con l’azienda, coi Comuni e coi soggetti attuatori del piano, le iniziative per favorire e proseguire la valorizzazione dei cantieri archeologici”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.