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“La Regione Sardegna ha ben chiaro che cosa intende fare per tutelare la salute dei sardi, la salute dei turisti che intenderanno arrivare e per tutelare il sistema economico-produttivo. Quindi, non c’è alcuna incertezza come qualcuno vorrebbe fare trasparire e nessuna titubanza. Ci stiamo approssimando oramai all’azzeramento dei casi positivi, la curva dei contagi è a zero già da qualche giorno e abbiamo visto che gli unici casi rilevati nell’ultimo periodo sono casi provenienti dall’esterno della Sardegna. Questo ci impone una cautela in più nell’interesse di tutti”.
Così questa sera in conferenza stampa il presidente Christian Solinas.
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“Noi abbiamo detto che abbiamo bisogno di garantire il massimo della sicurezza possibile a chi arriva in Sardegna e a chi in Sardegna sta. Per fare questo – spiega Solinas - riteniamo che sia importante avere il certificato di un test che ci dica che al momento della sua esecuzione il cittadino è negativo. Questo non significa che non si possa positivizzare in seguito, nessuno pensa che si tratti di una patente di immunità, pensiamo sia una cautela che può aiutare il sistema regionale ad accogliere meglio o turisti e a preservare al meglio la salute pubblica in Sardegna”.
“Altre zone d’Italia e d’Europa – precisa il presidente - si stanno muovendo in questa direzione. Le Canarie avranno dal 1° luglio avranno il primo volo con passaporto sanitario digitale”.
“Noi abbiamo chiesto una semplice certificazione”, da fare dove? “Noi chiediamo che questo sia possibile da realizzare in tutta Italia liberamente e non accetto che qualcuno possa parlare di affari miliardari privati dietro un’affermazione di questo tipo. Il fatto che si possa attestare la condizione di positività o negatività delle persone è semplicemente una cautela sanitaria. A noi non interessa chi le realizza e a quanto le realizza. A noi interessa invece con forza poter dire che i cittadini possano liberamente scegliere di sottoporsi a un test che certifichi in quel momento la negatività.
Questo è importante perché la nostra è una terra molto ospitale e gli arrivi che pensiamo di registrare sono attorno ai 2milioni e mezzo di persone. Quindi come voi potete capire avere un arrivo di 2 milioni e mezzo di persone senza nessun controllo sarebbe un lusso che non ci possiamo permettere. E allora abbiamo chiesto e chiediamo ancora al Governo che in tutta Italia si possa fare un test che il cittadino possa fare con semplicità e a un prezzo ragionale”.
“Abbiamo proposto un metodo, chiediamo che il Governo faccia la sua parte nel consentire che ci sia la possibilità per tutti i cittadini di poter andare serenamente in un laboratorio, in una farmacia, dal proprio medico di famiglia e avere questa certificazione. Se lo Stato non consentirà questo sistema di controllo che abbiamo chiesto e che riteniamo ottimale per garantire tutti, abbiamo previsto già due scenari alternativi che consentiranno comunque gli arrivi in Sardegna e un sistema di controlli che renda possibile attraverso le applicazioni e alcune autocertificazioni il transito turistico in tutta l’Isola”.