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“I sardi hanno seguito con disciplina e responsabilità in questi mesi delle misure piuttosto dure. È chiaro che ci fosse una grande aspettativa in questo momento rispetto alle riaperture, però dobbiamo tutti prendere cognizione del fatto che il virus non è andato in vacanza, la pandemia non è finita e quindi dobbiamo affrontare con altrettanta cura e cautela tutte le misure che ci aspettano in questa seconda fase di convivenza con il virus. Se tutti non faremo la nostra parte sarà necessario riadottare misure che determino una chiusura per il contenimento del contagio. Ma io punto molto sul senso di responsabilità e sulla coscienza collettiva di tutti i cittadini”.
A dirlo è il Presidente Regione Sardegna Christian Solinas, ospite su Canale 5 nella trasmissione Mattino5.
Sul tema dei trasporti. “Noi abbiamo avuto una bassissima circolazione virale. Stiamo arrivando a spegnere il numero dei casi registrati in Sardegna. Questo fa dell’Isola un luogo Covid free. Ma non dobbiamo avere fretta di riaprire tutto senza regole. Siamo per la riapertura step by step. Primo passaggio da domani con l’apertura dell’aviazione generale, cioè pochi voli con numeri limitati, la continuità territoriale su Roma e Milano dal 3 giugno, dal 15 giugno la ripresa dei voli nazionali e dal 25 giugno quelli internazionali”.
Solinas, nel suo intervento, ha parlato anche del sistema di controlli che siano “una garanzia sia per i passeggeri che arrivano sia per i sardi”.
Sul passaporto sanitario. “Il nostro lasciapassare, cioè il certificato di negatività al Covid non sarà a carico dei turisti. La Regione sta studiando la possibilità di restituire per chi arriva il costo del tampone effettuato o del test molecolare effettuato con servizi turistici presso le strutture alberghiere o altri servizi”, ha detto il Presidente.
Questo significa che il turista paga il test e poi ha lo sconto sulla camera d’albergo, o su un servizio dell’hotel, o all’accesso di un sito archeologico della Sardegna, o sull’acquisto prodotti tipici.
“Il costo non graverà sul turista. Questo è molto importante da chiarire. Il concetto è molto semplice: se noi non facessimo dei controlli all’ingresso e lasciassimo il flusso libero, ci sono una serie di limitazioni sulla vacanza. Noi dimentichiamoci che i protocolli e le linee guida su base nazionale prevedono l’uso della mascherina negli spazi comuni dell’hotel, che non si possano fare i buffet per le colazioni, che i bambini giochino in assembramento. Ecco, noi anticipando il controllo, avendo la fortuna di essere un’Isola, consentiamo un affievolimento di queste misure. Noi prevediamo una certificazione per l’ingresso, che prevede anche una registrazione all’ingresso che consente di poter garantire sul territorio l’immediata identificazione dei nuovi casi, con l’isolamento e la perimetrazione di questi, senza bisogno di dover chiudere interi comparti della Regione".
"Il messaggio che vogliamo dare è che la Sardegna è pronta non solo a far godere la vacanza, ma anche prendersi cura di quelli che eventualmente risultare positivi perché stiamo predisponendo una rete di strutture per eventualmente alloggiare”.