Con Stefano Bonaccini "siamo amici leali" e "il prossimo segretario mi piacerebbe fosse una donna". Enrico Letta si confida a 'Chi' in una intervista in cui non tocca esclusivamente i temi della campagna elettorale. "Mi manca il rapporto con gli studenti", "il contatto con i giovanissimi. Sono due i temi di cui non si può fare a meno, secondo loro: l'ambiente e i diritti delle persone", spiega il segretario dem che ha svolto attività di insegnamento e di ricerca presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa e l’Haute Ècole de Commerce di Parigi. 

"Il Pd è risalito tra i 18-25enni, siamo il primo partito. Cinque stelle e FdI arrivano dopo di noi. Sono soddisfatto, ma non basta", dice ancora. E sul voto, tra le altre, cose spiega: "Calenda a Conte si credono Macron il primo e Melenchon il secondo: sono io il vero ostacolo per loro. Non la destra".

Ma Letta parla anche della sua vita privata. È spostato e ha tre figli. "Per ciò che riguarda mia moglie Gianna, poi, mi sento molto in colpa per aver condizionato la sua carriera. Sono pronto a fare lo stesso passo indietro, se sarà necessario, in futuro". E rivela di avere coltivato "due sogni, diventare un grande giocatore di basket negli Usa, mentre alla fine ho giocato solo a Pisa, e viaggiare per il mondo lavorando come fotografo del National geographic".