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"Esco più determinato di quanto ho cominciato, esco più innamorato del Partito Democratico di quando ho cominciato, vi assicuro che non costruirò un partito alternativo al Pd. Non mi sono pentito di essere tornato da Parigi", così il segretario del Pd Enrico Letta all'assemblea del partito.
"Sono stati mesi difficili - ha detto Letta nel suo ultimo discorso da segretario - perché c'è stato chiaramente un tentativo di sostituire il Pd, un tentativo che oggi possiamo dire che è fallito. Chiedo a ognuno di voi di cambiare una cosa fondamentale, che per me è stata la più complicata da vivere. Il segretario del Pd non può passare tutta la sua giornata a mettere tutte le energie nella composizione degli equilibri interni e poi alla fine della giornata pensare a cosa dire agli italiani, perché così siamo rovinati. Il segretario - aggiunge - deve pensare sin dal mattino a cosa dire agli italiani e a costruire un progetto che parli alla vita delle persone".
"Noi - prosegue Letta - dobbiamo vivere un senso di unità e di rispetto tra noi, che viene prima di tutto. La forza del nostro partito è insostituibile per la democrazia italiana". E poi esprime "un ringraziamento particolare a una persona che ho sentito sempre vicina: a Romano Prodi".
Infine, ha ringraziato Roberto Speranza spiegando che l'assemblea "ha il compito fondamentale di approvare il manifesto, che diventerà la koiné che ci tiene insieme". "Voglio ringraziarlo per questo lavoro. E' un momento che ho voluto, di superamento di fratture del passato e di sguardo al futuro", ha concluso.