Con l’ultimo decreto Aiuti Bis del governo del Premier Draghi, sono stati previsti aumenti di stipendio e di pensione per i cittadini italiani. Si tratta di un anticipo dell’indicizzazione delle pensioni alla luce dell’elevato tasso di inflazione registrato in questi mesi, per dare ossigeno a lavoratori e famiglie che hanno subito un incremento non indifferente del costo della vita.

Come riporta la testata Investire Oggi, pensionati e lavoratori riceveranno anche 130 euro in più ed è stato fissato un tetto a 2.692 euro oltre il quale gli aumenti non verranno corrisposti.

Gli aumenti saranno commisurati a quanto si percepisce di pensione e di stipendio e il meccanismo sarà a salire perché gli aumenti saranno più cospicui quando più si ci si avvicina alla soglia massima.

Ma si tratta di cifre lorde e soprattutto di cifre che tengono in considerazione tutte e tre i mesi oggetto dell’aumento con l’aggiunta della tredicesima. Infatti gli aumenti partiranno dal mese di ottobre ma riguarderanno anche i mesi di novembre e di dicembre, oltre alla correlativa tredicesima mensilità.

Sempre secondo Investire Oggi, laumento totale che dovrebbe finire nelle tasche dei pensionati con assegni al minimo è di circa 42 euro. In questo caso l’aumento lordo corrisponde a quello medio, dal momento che si tratta di pensioni che per importo sono nella no tax area. Più salgono le pensioni più sale la cifra in più che verrà incassata, ma è naturale che su questi aumenti ci sarà da fare i conti con le tasse.

Ben più cospicuo quindi l’aumento per le pensioni che si avvicinano ai 2.600 euro al mese. In questo caso l’aumento sarà di 130 euro netti, poco più di 32 euro ad ottobre e così a novembre, dicembre e sulla tredicesima. Per gli stipendi il meccanismo è il medesimo anche se l’aumento verrà distribuito in più mesi.