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Infuria la polemica politica sull’impugnazione, da parte del Governo, della legge regionale sull’inquadramento del personale di Forestas.
In difesa del provvedimento il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: «Il Consiglio dei Ministri – ha dichiarato Ganau – ha impugnato la legge regionale sull'inquadramento del personale Forestas nel ruolo unico regionale. Si tratta di una legge fortemente voluta dal Consiglio regionale della Sardegna che ha lavorato duramente per la sua approvazione. Si tratta di una norma in grado di risolvere le criticità legate ad un contratto vigente, inapplicabile e inadeguato alle moderne funzioni attribuite all'Agenzia FoReSTAS. Un atto gravissimo di un Governo che a parole è a favore delle autonomie ma nei fatti svilisce il ruolo e la Specialità della Sardegna. È necessario opporsi con forza ad una scelta o inaccettabile anche proponendo ricorso alla Corte Costituzionale».
«Come avevamo previsto e contestato, purtroppo inascoltati, il governo nazionale non ha potuto che impugnare la legge sul contratto dei forestali davanti alla Corte costituzionale ravvisando un’azione della Regione di gran lunga esorbitante dalle proprie attribuzioni e invasiva delle competenze statali che disciplinano la materia assicurando uniformità nell’ordinamento civile e delle funzioni pubbliche».
Così, invece, in una nota Cgil e Flai che ribadiscono le posizioni già ribadite in passato e ricordano inoltre che il sindacato confederale aveva denunciato come ci si trovasse davanti a «Uno sconfinamento che produce ulteriori effetti lesivi dei principi costituzionali che attengono, in particolare, alla parità di trattamento delle persone che lavorano e alla disciplina del collocamento nelle pubbliche amministrazioni, ma invadono anche il campo delle libertà sindacali nell’espressione della rappresentanza e dell’esercizio contrattuale».
Per Cgil e Flai, che si dicono impegnate per trovare soluzioni serie e praticabili, «Occorre ripensare in parte la pomposa normativa sul Sistema Regione che sta forse all’origine dell’infortunio in cui è inciampato l’incauto legislatore regionale e che ha consentito l’inganno di tanti lavoratori che hanno creduto a promesse vane». Chiesta anche l’immediata l’erogazione degli arretrati contrattuali in sospeso.