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“Siamo arrivati al 4 dicembre e ancora, a parte gli articoli sul giornale, della nuova proposta di legge sul Piano Casa non c'è traccia. Non esiste il testo che porta a sintesi le proposte di Forza Italia e Psd'Az, così come non esiste alcuna proposta dell'assessore Sanna. È sempre più evidente la superficialità con cui la maggioranza affronta la questione”.
Sono queste le parole pronunciate dalla Consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, che aggiunge: “Visti i ritmi di questa legislatura non ci saremmo certo aspettati di affrontare il testo della nuova legge urbanistica prima di Natale, ma avremmo confidato quantomeno in una posizione unitaria della maggioranza sulle modifiche al Piano Casa. E invece continuiamo ad avere notizia di ipotetiche proposte della giunta o di altri gruppi della maggioranza senza che nessun testo sia ancora arrivato all'attenzione della Commissione”.
"Manca meno di un mese alla scadenza del Piano Casa – ha aggiunto la Orrù – ma ancora oggi non esiste una sintesi tra le idee della Giunta e quelle dei partiti di maggioranza. Vorremo poter dire che quella dell’Assessore all’Urbanistica sia “la proposta della Giunta regionale”, approvata o quantomeno resa nota agli alleati in Consiglio regionale. Ma in realtà si tratta solo di ipotesi e idee presentate dall'Assessore in un'assemblea pubblica e oggi sulla stampa, senza alcun confronto con il Consiglio, che in materia legislativa ha competenza primaria."
"Gli accordi in quarta Commissione erano che si arrivasse quanto prima all'esame della sintesi delle due proposte depositate: apprendiamo, invece, che lo scenario è ben più complesso e che i lavori del parlamentino rischiano di arenarsi. L'unica certezza – a suo modo di vedere – è che si punta ancora una volta ad aggredire l'agro e la fascia dei 300 metri, aree vincolate per legge la cui tutela non è per noi in alcun modo negoziabile. Siamo sempre stati contrari a questa leggina, ma a questo punto non ci resta che suggerire una nuova proroga, consapevoli che si tratta di una misura che darebbe certezza a famiglie, imprese e professionisti”.
“Chiediamo al Presidente Talanas – ha concluso la Orrù – un'assunzione di responsabilità sul posticipo della scadenza della legge esistente, per lavorare poi con calma e serenità a una nuova norma, possibilmente di più ampio respiro. Chiediamo sin da ora la collaborazione con il Cal, l'Anci, la Rete delle professioni tecniche, le associazioni di categoria, al fine di predisporre un testo che arrivi in aula privo vizi di legittimità o di errori grossolani, come già avvenuto con altri disegni di legge proposti dalla Giunta per l’approvazione in Consiglio regionale”.