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"A maggio il presidente Solinas aveva chiesto test preventivi per gli ingressi in Sardegna, con il solo obiettivo di tutelare la salute dei sardi e garantire tranquillità e sicurezza a coloro che desideravano visitare l’isola. Da parte di PD e governo le critiche e le proteste sì sprecarono. Oggi a farne medesima richiesta sono l’assessore alla sanità della Regione Lazio e il ben noto e previdente governatore Zingaretti, che tra un aperitivo ai Navigli e l’altro al motto di “non cambiamo le nostre abitudini” ora pare aver rivalutato i pericoli”.
Così il Consigliere Regionale, nonché coordinatore Lega Giovani Sardegna, Andrea Piras, che aggiunge: “Dinnanzi a queste rimostranze, corredate da vere e proprie offese nei confronti del nostro popolo, stranamente però non abbiamo sentito alcun coro di protesta, nessuna accusa di discriminazione, nessuna dichiarazione di incostituzionalità ad opera del ministro Boccia che pure si era mostrato in precedenza così categorico sulla questione. A fare la differenza sarà forse il colore politico di chi governa le due regioni? Ai posteri l’ardua sentenza, a noi una non tanto velata sensazione che le opinioni degli esponenti dell’esecutivo mutino in base ai proponenti. Abbiamo, come giovani - sostiene sempre l'esponente leghista Andrea Piras - preso sulle spalle il peso di essere accusati di non essere in grado di rispettare le regole e essere conseguentemente causa di una maggior circolazione del virus, da sardi ora siamo tacciati di essere untori d’Italia e per di più sentirci dire che la situazione è arrivata a questo punto a causa di chi governa l’isola? Inaccettabile. Gli esponenti di Pd e 5 Stelle – rincara Piras - dovrebbero imparare a leggere meglio i dati a loro disposizione, gli esponenti nostrani dei medesimi invece dovrebbero vergognarsi per aver scelto, per l’ennesima volta, di schierarsi con chi mira ad affossare l’economia e la dignità della nostra terra”.