Soddisfazione e adrenalina nelle parole di Pietro Pittalis, il deputato di Forza Italia riconfermato alla Camere dai quasi 60mila elettori sardi che il 25 settembre hanno scelto Forza Italia. L’avvocato nuorese, già membro della Commissione Giustizia, illustra a Sardegna Live gli obiettivi di quella che definisce “la Legislatura delle riforme che contano”.

 

Vittoria netta per la coalizione di centrodestra, qual è il suo commento sul risultato elettorale all’indomani del voto?

Grande soddisfazione per il risultato. Abbiamo praticamente eguagliato i numeri della Lega a livello nazionale e in Sardegna è andata anche meglio: abbiamo superato ampiamente gli alleati del Carroccio. Ciò significa che molti elettori che avevano ritenuto di passare da Forza Italia alla Lega sono tornati alla casa originaria.

In questi giorni si parla di rimpasto della Giunta regionale. Il risultato ottenuto dal centrodestra in Sardegna avrà delle ripercussioni sugli equilibri interni alla maggioranza?

Una cosa è certa: la leadership che la Lega aveva affermato all’interno della coalizione con l’importante risultato del 2019 oggi non è più tale. Questo è dovuto a un insufficiente coinvolgimento delle forze di maggioranza. È assolutamente necessario riprendere la collegialità sui temi e darsi tempi di scadenza chiari e definiti. In Sardegna siamo in ritardo sulla sanità, sui trasporti, sull’urbanistica, sull’agricoltura. Alla luce di ciò, o noi affrontiamo le vertenze sul tavolo con decisione o non ha senso andare avanti in una corresponsabilità politica.

Berlusconi, 86 anni nei giorni scorsi, rientra in Senato dalla porta principale. Chi l’avrebbe mai detto?

Berlusconi non finisce mai di stupire. A dire il vero, per me che lo conosco dal 1994 non è stata una sorpresa. Nelle campagne elettorali il presidente dà il massimo parlando al cuore della gente con strumenti sempre al passo con i tempi. In questa occasione ha illustrato magistralmente il programma di Forza Italia diffondendo sui social le sue “pillole” giorno dopo giorno e proponendo contenuti seri mentre altri procedevano per offese e slogan. Mai, invece, si è sentita una parola di ingiuria da parte del nostro leader nei confronti degli avversari. È segno di uno stile e di un’esperienza riconosciuti dalle cancellerie internazionali. Berlusconi sarà il perno della maggioranza e del futuro Governo, punto di equilibrio per le politiche interne e grande conoscitore della politica estera in un momento chiave come questo.

Lei nella scorsa Legislatura ha fatto parte della Commissione Giustizia, un campo sul quale si giocheranno molte delle battaglie decisive del prossimo Governo.

Il compito che il presidente mi ha assegnato è quello di occuparmi di giustizia. Questa sarà la Legislatura delle riforme che contano, perciò aderirò ancora alla Commissione preposta, stavolta con la responsabilità che essendo maggioranza dovremo portare avanti le nostre battaglie. Separazione delle carriere, non impugnabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado, rivisitazione del sistema della prescrizione, revisione del reato di abuso d’ufficio. La battaglia delle battaglie sarà quella di metter mano alla questione relativa alla responsabilità civile dei magistrati.

Quali altri temi le staranno a cuore?

Nella prossima Legislatura intendo portare avanti la causa promossa dagli amici Riformatori Sardi sull’insularità per dare concreta attuazione a questo principio. Rivolgo un appello ai colleghi di ogni parte politica perché su questo si trovi unità di intenti portando avanti un lavoro fondamentale per la Sardegna.