Roma, 11 lug (Adnkronos) - "Mai pensato di smettere, qualche volta ho temuto che gli elettori mi obbligassero a smettere...". Lo dice Pier Ferdinando Casini al 'Corriere della sera', in occasione dei suoi 40 anni di vita parlamentare.

"Ero atlantista, europeista e degasperiano sui banchi di scuola. Mi sembra di essere lo stesso, 40 anni dopo, sui banchi del Senato. La Meloni certamente ha doti di leadership e ha fatto una sua lunga marcia. I suoi peggiori nemici stanno nelle file della maggioranza: c’è un’evidente inadeguatezza. La Schlein è meno estremista di come viene rappresentata e di come lei stessa vuole farsi rappresentare. Ha davanti una sfida difficile e andrà giudicata con quella calma che mi sembra il Pd non sia mai disposto a riservare ai suoi leader", spiega l'ex presidente della Camera.

"Negli anni della contrapposizione tra Dc e Pci, quando ancora c’era l’Urss, il mio partito mi chiese di dare il primo voto della legislatura a Nilde Iotti: il Pci doveva esser coinvolto ai vertici dello Stato perché la sua forza politica rendeva inevitabile questo. Negli ultimi anni anche lepresidenze delle Camere sono diventate appannaggio della dittatura delle maggioranze di turno", dice ancora Casini.