“Le donne e gli uomini di Progetu Repùblica sono vicini a Mauro Pili sotto processo da oggi a Cagliari per aver manifestato il diritto del popolo sardo alla piena sovranità sulla propria terra libera dai poligoni militari”.

Lo sottolinea in una nota ProgRes che aggiunge: “Lo ha fatto con un’azione nonviolenta: in una calda giornata dell’agosto di cinque anni fa, a bordo di un gommone, transitò davanti ad alcune note località balneari presso Teulada e come “atto sovversivo” regalò ai bagnanti, presenti in gran numero, delle bandiere dei Quattro Mori”.

“Per questi fatti – si legge nella nota - ha ricevuto una denuncia per un’accusa totalmente sproporzionata rispetto ad un’iniziativa svolta alla luce del sole in difesa della propria Terra”.

“Ogni sardo libero di fronte a un’ingiustizia così evidente dovrebbe indignarsi e chiedere a gran voce il rispetto del nostro diritto a manifestare pacificamente per una Sardegna migliore – sottolineano da Progetu Repùblica -. Quello che sta accadendo oggi a Mauro Pili potrebbe accadere domani a tanti di noi: se non succederà a causa di iniziative legate all’occupazione militare, potrebbe accadere perché ci opporremo all’esproprio di terreni per un progetto di speculazione energetica o perché non accetteremo passivamente la costruzione di un deposito per le scorie nucleari”.

A loro modo di vedere, “Dobbiamo prendere coscienza, per quanto ci costa dirlo, che questa terra non è la nostra. Non ne abbiamo il controllo perché non disponiamo del diritto a decidere del nostro futuro, non possiamo gestire direttamente i nostri beni collettivi, non abbiamo la disponibilità delle nostre risorse e non possiamo determinare quale idea di sviluppo vogliamo per la nostra nazione”.

“Per questi motivi – si legge al termine del comunicato – Progetu Repùblica, mentre esprime la propria solidarietà umana e politica a Mauro Pili, conferma il suo impegno per la costruzione di un indipendentismo di governo che, con costanza e coerenza, ponga le basi per la crescita di una nuova classe dirigente in grado di immaginare e gestire il futuro libero della nostra nazione”.