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"Il posto del Psd'Az è con il centrodestra, non c'è alcun motivo per cui non stiano in coalizione con noi". Così il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu (FdI), candidato dal tavolo sardo di centrodestra per le regionali del 25 febbraio sulle fibrillazioni della coalizione e sulla posizione sardista che ancora resta sugli scudi, insieme alla Lega e insiste sul nome dell'uscente Christian Solinas.
"Aspettiamo novità tutti i giorni", afferma Truzzu, alla sua prima uscita pubblica da candidato questa mattina a Quartu Sant'Elena. Incalzato per un commento sulla posizione del Psd'Az risponde: "Io parlo per me, non dovete chiedere a me del Psd'Az".
Un incontro con il suo omologo di Quartu Graziano Milia, che un mese fa ha lanciato il movimento Rinascita Sardegna, e la passeggiata al mercato Campagna Amica di Coldiretti. "Abbiamo incontrato tante persone, tante imprese che lavorano, danno vita a prodotti di qualità e rappresentano la vera Sardegna", ha raccontato Paolo Truzzu.
Il primo cittadino del capoluogo risponde alle domande sulle criticità dei suoi cinque anni alla guida di Cagliari: "Non sono tra coloro che si iscrive al partito della bacchetta magica, che non esiste - precisa - c'è tanto lavoro da fare e c'è da ascoltare le esigenze dei cittadini di tutte le comunità".
Truzzu allarga il campo, da candidato presidente della Regione: "Si deve convincere tutti che si può vivere in Sardegna e vivere bene". Il sindaco punta proprio sulle comunità locali e promette che nei suoi incontri darà ampio spazio agli amministratori locali e ai sindaci. All'incontro di Quartu sono stati invitati tutti gli alleati: presenti i vertici sardi di Fdi, con il parlamentare Salvatore Deidda, la senatrice e coordinatrice regionale Antonella Zedda, il parlamentare Francesco Mura e l'assessore regionale Marco Porcu, con il capogruppo in Consiglio regionale Fausto Piga e il consigliere Nico Mundula.
In forza i Riformatori, con il consigliere regionale Michele Cossa e la sindaca di Sestu e presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Paola Secci. Presenti anche esponenti delle categorie produttive e militanti.