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Mancano due giorni all'elezione dei tre delegati della Sardegna chiamati alla votazione del nuovo Capo dello Stato in programma il 24 gennaio. Appurato che questa volta probabilmente non sarà rispettata la prassi (i grandi elettori dall'Isola sono in genere i presidenti di Giunta e Consiglio e il capogruppo del partito d'opposizione più rappresentativo), nelle trattative tra forze politiche per scegliere i delegati, si fa strada con insistenza l'ipotesi di mandare a Roma almeno un sindaco, esterno all'Assemblea sarda o anche da scegliere tra i consiglieri che ricoprono la carica di primo cittadino.
Una soluzione prospettata dai Progressisti e dallo stesso centrodestra che, nel caso, proporrebbe il capogruppo di FdI e sindaco di Nughedu Santa Vittoria Francesco Mura. A rilanciare su questa ipotesi è anche il presidente dell'Anci Emiliano Deiana, forte anche dell'appello di alcune settimane fa del numero uno di Anci nazionale, Antonio Decaro, quando aveva chiesto "un atto di attenzione e di coraggio istituzionale nominando i sindaci tra i delegati che siederanno tra i grandi elettori". Appello subito raccolto dal governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
"Scorrendo le cronache, le pagine social, i ragionamenti istituzionali, non si fa altro che elogiare il ruolo delle sindache e dei sindaci sardi - scrive sui social Deiana - da ultimo hanno anche organizzato da soli, con poco o scarso supporto, una campagna di screening che altri organismi regionali hanno impiegato 3 mesi a realizzare". Quindi, sostiene, "se gli elogi non sono di facciata, allora il Consiglio Regionale, nella prossima seduta, elegga i tre rappresentanti per l'elezione del presidente della Repubblica fra le sindache e i sindaci sardi. Facile. Serio. Pulito. Non c'è che l'imbarazzo della scelta fra i 377 primi cittadini".
Se non lo si farà, conclude Deiana, "tutta l'attività di elogio di questi due anni, di questi mesi e di queste settimane perderebbe di credibilità e significherebbe che i sindaci sardi sono buoni solo a togliere le castagne dal fuoco a qualcuno e a celare le diffuse incapacità di molti".
La seduta per individuare i grandi elettori è in programma mercoledì. Per domani alle 17 è in agenda la conferenza dei capigruppo convocata dal presidente dell'Assemblea Michele Pais per arrivare a un accordo prima del voto.