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A moment of the vote at the Lower House (Chamber of Deputies) in Rome, Italy, 25 January 2022. Italian lawmakers from both houses of parliament and regional representatives on 25 January are taking part in the second ballot of the presidential election, after the fist round of voting proved inconclusive. ANSAA/ALESSANDRO DI MEO
Per il Quirinale arriva la seconda fumata nera con una nuova stragrande maggioranza di schede bianche. Dal vertice del centrodestra, nel frattempo, è arrivata una rosa di nomi: "Sono Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. Nessuno di loro ha una tessera di partito ma hanno ricoperto ruoli importanti", come dichiarato dal leader della Lega Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa congiunta con Giorgia Meloni e Antonio Tajani.
"Non siamo qui ad imporre niente a nessuno. Negli ultimi 30 anni la sinistra è stata protagonista della scelta, penso che ora sia diritto dell'area liberale moderata che è maggioranza del paese di avanzare delle proposte". Salvini spera che "i nomi vengano accolti con voglia di dialogo, ma è abbastanza arbitrario che qualcuno sia disposto a dialogare dicendo 'basta che non mi portiate nomi del centrodestra'. E' un dialogo sui generis".
"Trovo irrispettoso l'atteggiamento di chi dice: qualsiasi proposta farete non verrà presa in considerazione", ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni. "In democrazia si dice cosa si pensa della proposta non che è inadeguato chi rappresenta milioni di persone. Io rivendico rispetto per i milioni di cittadini che si sentono rappresentanti da quest'area politica e culturale. Siamo soddisfatti per la compattezza e l'unità della coalizione. Sono contenta di come stiamo operando e della proposta avanzata per cercare di fare un passo avanti per evitare che sull'elezione del Capo dello stato la politica dia una pessima immagine continuando a perdere giorni. Crediamo che sia nostra responsabilità fare delle proposte".
"Il centrodestra mette il meglio di se e tutte le risorse possibili in campo per servire la repubblica e la nostra patria", afferma Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia nella conferenza stampa del centrodestra alla Camera. L'azzurro ha poi aggiunto: "Il centrodestra ha a disposizione della repubblica molte figure che non hanno tessera ma che sono al servizio dello Stato e delle istituzioni e credo sia giusto rivendicare questa capacità e ricchezza di risorse per l'Italia che non possono essere nascoste e cancellate".
Poi la risposta degli avversari: "Non contrapponiamo una nostra rosa dei nomi" di candidati al Quirinale. È quanto scritto in un comunicato congiunto al termine della riunione Pd, M5S e Leu, alla Camera. "Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo. Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessario", affermano Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza dopo il vertice di centrosinistra. "Riconfermiamo la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi. Nella giornata di domani proponiamo un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte".
"La nostra proposta è di terminarla coi tatticismi, chiudersi in una stanza e trovare una intesa", ha detto Letta. "La proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave". Quelli proposti dal centrodestra, aveva detto Letta prima del vertice sono "nomi sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale. Abbiamo intenzione di muoverci di comune accordo con gli alleati. Mi fido di Conte, senza nessun dubbio".
"Abbiamo affidato al timoniere una nave che è ancora in difficoltà ma non ci sono le condizioni per cambiare e il timoniere non può lasciare", aveva affermato in precedenza il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rispondendo ad una domanda sulla candidatura di Mario Draghi per il Colle. "Sulle proposte del centrodestra ci riserviamo di fare una valutazione ma che nessuno vanti un diritto prelazione a eleggere capo dello Stato. Il M5s non da patenti di legittimità a nessuna forza politica - aveva aggiunto - Sono i cittadini che attribuiscono queste patenti, quindi il centrodestra ha il dovere e diritto di presentare proposte".