Gli emendamenti alla legge di bilancio porteranno ulteriori tagli al reddito di cittadinanza per gli occupabili: nel 2023, la misura di sostegno durerà solo per sette mesi, invece degli otto previsti in precedenza, quindi fino a luglio 2023.

È quanto previsto da un emendamento dell'esecutivo, presentato ieri dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgett e ora in discussione alla commissione Bilancio della Camera.

Secondo le stime del deputato di Forza Italia Roberto Pella, uno dei relatori della manovra, è un taglio che porterà a risparmiare circa 200 milioni di euro, che si aggiungono al circa mezzo miliardo di euro messo a disposizione per gli emendamenti alla legge di bilancio.

Come informa “Fanpage”, il taglio colpirà 404mila famiglie per cui la fine del sostegno arriverà un mese prima del previsto, circa di 4 nuclei familiari su 10.

Gli occupabili, ossia le persone tra i 18 e i 59 anni, abili al lavoro e che non abbiano nel loro nucleo familiare né persone con disabilità, né minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età, dovranno svolgere un corso di formazione o riqualificazione professionale di almeno 6 mesi. Inoltre il reddito verrà tolto a chi rifiuterà anche una sola offerta di lavoro considerata congrua.

Gli inoccupabili, invece, potranno ricevere il reddito di cittadinanza per tutto il 2023 e non dovranno partecipare a corsi di riqualificazione o formazione, ma si tratterà dell’ultimo anno con questa misura.

Infatti il 1° gennaio 2024 il reddito verrà completamente abolito e sostituito da un sistema che il governo non ha ancora ideato.