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E' polemica aperta fra Regione Sardegna e il Governo nazionale dopo le parole del ministro ai Trasporti Toninelli, in visita nell'Isola nella giornata di ieri, 17 gennaio.
La Giunta Pigliaru, infatti, denuncia un ritardo da parte del governo, e in particolare dello stesso Toninelli, per quanto riguarda lo sblocco di 200 milioni di euro destinati ai trasporti. Per la Regione mancherebbe solo la sua firma: "Il rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico locale, la riqualificazione delle strutture di volo dell’aeroporto di Olbia e il prolungamento della pista. L’adeguamento della torre di controllo dell’aeroporto di Elmas, la continuità territoriale aerea e marittima. Sono i temi più importanti sul tavolo dell’incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore Carlo Careddu e il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli – si legge in una nota della Regione –. Interventi strategici, contenuti nell’Addendum al piano operativo infrastrutture del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un totale di oltre 191 milioni di risorse stanziate, in attesa di firma di convenzione tra Ministero e Regione".
Non solo trasporti. Anche sul fronte turismo la Giunta regionale ha da fare qualche appunto: "Sbaglia il ministro a definire mai partito il cosiddetto bando per la destagionalizzazione – afferma l’assessora Barbara Argiolas –. Infatti, le azioni del bando per la pubblicità e marketing della Sardegna attraverso il sistema del trasporto aereo - questo il nome corretto - sono partite nelle scorse settimane e ormai pienamente operative, come è facile verificare attraverso i siti degli aggiudicatari dei diversi lotti. La questione ancora aperta è quella della Dmo".
Differenti vedute anche sul fronte della metanizzazione dell'Isola, fra gli impegni principali degli amministratori regionali, che non trova sponda fra i pentastellati a Roma, nonostante il favore della Lega. "Sulla questione energetica e sulla metanizzazione della Sardegna servono azioni concrete, non parole al vento – afferma l’assessora Maria Grazia Piras –. Lo chiedono i cittadini sardi, che ogni anno si ritrovano una bolletta energetica più cara del 30% rispetto a quella degli altri italiani, e lo chiedono le imprese, alcune delle quali sono sull'orlo della chiusura. Prima Salvini, ora Toninelli: tutti ci forniscono la ricetta del Governo per la transizione energetica dal carbone ai nuovi modelli energetici. Peccato che ognuno dica la sua e che, soprattutto, le posizioni non coincidano".