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"Giuseppe Conte ha detto che se il Parlamento cambierà una legge dello Stato, la sua legge sui navigator, è pronto alla “guerra civile”. Giuseppe Conte ha detto che io devo andare a Palermo senza scorta a confrontarmi con lui sul reddito di cittadinanza. Senza scorta? Un ex premier che minaccia violenza fisica? Un linguaggio di odio e di aggressione verbale fatto da chi ha occupato le più alte cariche dello stato?". Così su Instagram il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
"Questo riferimento alla violenza fisica è scandaloso. Invito Conte a un confronto civile in televisione, se è capace di dibattere senza minacciare aggressioni. Averlo mandato a casa per portare Draghi a Palazzo Chigi resterà per sempre uno dei più alti servizi che ho reso al mio Paese", ha proseguito Renzi.
"Se il governo funzionerà faremo un'opposizione civile, se avrà qualche problema... saremo lì. La nostra strategia nella prossima legislatura è fare una riforma costituzionale. Ancora? Sì. E quando la Meloni dice 'elezioni diretta del presidente della Repubblica', io non dico che è a rischio la libertà, magari i vostri risparmi".
"L'unica vera minaccia è quella che Renzi rivolge ogni giorno verso chi è in gravi difficoltà economiche e non arriva neppure a metà mese", ha ribattuto Conte. "Renzi la smetta con le furbizie e non stravolga le cose. Non scambi per un invito alla violenza l'appello che gli rinnovo: si confronti senza filtri con il mondo reale e ascolti la voce di chi non ha niente".
"Renzi parla di vergogna. Ma se non si vergogna lui, senatore della Repubblica, che si è fatto pagare dagli arabi e ha fatto una marchetta sul Rinascimento Saudita, possono vergognarsi le persone che prendono il reddito di cittadinanza? Lui prende 500 euro al giorno. Secondo voi - prosegue -, tutte queste persone che applaudono prendono tutte il reddito di cittadinanza? Renzi deve fare una cosa, venga, finalmente senza scorta, in mezzo alla gente a parlare, ad esporre le sue idee. Venga a dire che in Italia non occorre un sistema di protezione sociale. Venga a dirlo e non si nasconda".