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La minoranza di centrodestra ha espresso disaccordo riguardo alla decisione della maggioranza di sollevare il conflitto di attribuzione con lo Stato in merito all'ordinanza di decadenza della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Secondo i consiglieri dell'opposizione, la mozione approvata è considerata "grave nel metodo e nel merito" e viene vista come un tentativo di ritardare eventuali nuove elezioni. Il capogruppo di FdI Paolo Truzzu ha dichiarato che questa legislatura non è mai iniziata e che la mozione serve solo a difendere l'indifendibile. Il centrodestra ritiene irricevibile il documento che impegna la Giunta a rivolgersi alla Corte costituzionale, soprattutto per il passaggio sul ripristino della legalità e il tentativo della presidente di evitare un giudizio.
Alcuni esponenti politici, come Umberto Ticca dei Riformatori e Antonello Peru di Sardegna al Centro 20Venti, ritengono che la presidente dovrebbe affrontare le questioni in aula anziché cercare vie alternative. La decisione di appellarsi alla Consulta è vista come un tentativo di mettere in discussione le regole istituzionali consolidate da decenni. Infine, si sottolinea che il ricorso alla Corte costituzionale probabilmente sarà respinto, poiché contiene accuse gravi verso un organo dello Stato. Per molti, il voto del Consiglio su questo documento non era necessario, in quanto la Giunta aveva già la facoltà di adottarlo autonomamente.