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Il gruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale solleva preoccupazioni riguardo alla realizzazione di eventi cruciali per la promozione turistica e culturale dei territori, come il Carnevale. In un'interrogazione presentata alla Presidente della Regione e all’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, viene evidenziato il problema legato ai nuovi criteri di ammissibilità e rendicontazione dei contributi previsti dalla L.R. 7/1955.
"Bando tardivo e cofinanziamento oneroso"
"La Giunta regionale - spiega il consigliere regionale Aldo Salaris - con la deliberazione n. 51/29 del 18 dicembre 2024 ha approvato in via definitiva un cofinanziamento obbligatorio minimo del 50% a carico dei Comuni e dei comitati organizzatori delle manifestazioni di grande interesse turistico. Una scelta che arriva dal passato, ma che col passare del tempo grava sempre di più in modo sproporzionato sui piccoli centri della Sardegna e che rischia di compromettere la realizzazione di eventi chiave per la promozione turistica e culturale dei territori".
L'interrogazione presentata dai Riformatori sottolinea che il bando relativo al Cartellone regionale del Carnevale 2025 è stato pubblicato tardi, il 14 gennaio con scadenza il 3 febbraio, quando molti eventi erano già stati programmati.
I Riformatori chiedono una revisione immediata
"I Comuni e i comitati hanno organizzato gli eventi senza poter prevedere un aumento così significativo del cofinanziamento richiesto - aggiunge Salaris -. Il rischio concreto è che si spengano le luci su molte manifestazioni identitarie della Sardegna, privando i nostri piccoli centri di un’importante occasione di visibilità turistica e culturale. Chiediamo alla Giunta di intervenire immediatamente e porre rimedio, rivedere i criteri di ammissibilità dei contributi e sospendere il bando per permettere una revisione più equa delle modalità di partecipazione".
Di fronte a questa situazione, viene quindi chiesto alla Giunta di intervenire tempestivamente per rivedere i criteri di ammissibilità dei contributi e sospendere il bando al fine di consentire una revisione più equa delle modalità di partecipazione.