Rischiano di slittare di almeno 15 giorni gli Stati generali del centrodestra che erano stati previsti in una struttura religiosa di Bultei dal 20 al 22 ottobre.

Una volta convocato, l'appuntamento è saltato per il mancato invito al tavolo dei sindaci, legato a problemi logistici (la sala non può contenere più di 250 persone), e ora la coalizione è impegnata a ricucire lo strappo dopo le tensioni degli ultimi giorni.

Il governatore Christian Solinas ha così convocato per oggi alle 15, a Villa Devoto, i segretari dei partiti di maggioranza per definire una nuova data degli Stati generali e una nuova location che possa ospitare una platea più ampia, sindaci compresi.

La tre giorni annunciata dal presidente Solinas dovrebbe tenersi non prima dei primi di novembre perché cade in un momento in cui a Roma si stanno decidendo le sorti del nascituro governo nazionale. Ai parlamentari, infatti, è stato chiesto di restare nella capitale: dopo aver votato per eleggere i presidenti di Camera e Senato la scorsa settimana, entro oggi deputati e senatori sono chiamati a scegliere il gruppo parlamentare e i loro presidenti.

Un passo avanti verso le consultazioni in capo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un impegno dopo l'altro per i parlamentari isolani, alcuni dei quali sono anche coordinatori regionali dei rispettivi partiti (Alessandra Zedda per Fdi, Dario Giagoni per la Lega e Ugo Cappellacci per Fi), che li tiene lontano dalla Sardegna.