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La giunta regionale stanzia otto milioni di euro, di cui 4 per l’annualità 2020 e 4 per l’annualità 2021, in favore dei Comuni per la definizione del reticolo idrografico, in linea con quanto previsto dalle norme di attuazione del Piano per l’assetto idrogeologico, Pai.
Il reticolo idrografico, una volta validato dall’Autorità di Distretto, costituirà infatti il riferimento per gli studi di approfondimento dell’assetto idrogeologico e per gli eventuali interventi in aree a rischio idraulici e da frana, e contribuirà in maniera significativa a incrementare lo stato di previsione, quindi a ridurre i danni che possono derivare da un evento alluvionale.
“Con questa ulteriore misura di sostegno ai Comuni puntiamo sulla sicurezza per ridurre il rischio e aumentare la resilienza dei territori in aree ad alta pericolosità - spiega il presidente della Regione Christian Solinas -. La Storia della Sardegna, anche e soprattutto quella recente, ci insegna che davanti a fenomeni dolorosi quali alluvioni e frane, insieme alla messa in sicurezza, è fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti di studio e analisi utili a pianificare e prevenire".
"La Regione - conclude il governatore - è impegnata concretamente in una importante azione di tutela dei territori con l’obiettivo primario di salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni, alle attività economiche e al patrimonio architettonico e culturale delle comunità minacciate da fenomeni di dissesto idrogeologico”.
La programmazione finanziaria decisa nell’ultima seduta di giunta va a sostegno dei Comuni nell’ambito della gestione del Pai e nasce dall’esigenza di disporre di un reticolo idrografico di riferimento preciso e il più fedele alla realtà e allo stato dei luoghi per risolvere e superare situazioni non più attuali, specie in riferimento a corsi d’acqua (o tratti di corsi d’acqua) che possono aver subito modifiche in seguito a eventi naturali o interventi di deviazione o derivazione.
Si tratta, in questo caso, di incoerenze che se non opportunamente valutate o corrette, possono portare a errori nella definizione delle aree. La verifica del reticolo idrografico nei singoli territori comunali servirà appunto per approfondire il quadro conoscitivo dell’assetto idraulico e idrogeologico del territorio e consentirà di disporre di informazioni e dati utili all’individuazione, modifica o conferma delle aree di pericolosità idraulica, elementi decisivi per una corretta disciplina del Pai.
I contributi saranno erogati in tre parti: la prima (50%) al perfezionamento dei provvedimenti contabili di impegno delle somme; la seconda (25%) alla trasmissione al Distretto idrografico della Sardegna di documenti, verifiche e cartografie del reticolo idrografico revisionato (entro 6 mesi dalla liquidazione del primo acconto); la terza (25%) ad avvenuta validazione della documentazione.