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Cinquanta milioni stanziati dal 2019 a oggi per la manutenzione degli alvei dei fiumi e dei corsi d’acqua, di cui 27 programmati sul triennio 22-24 e ancora da destinare (bando chiuso, istanze da istruire). È il bilancio dell’attività della Regione sul fronte della sicurezza dei territori, che fino a oggi – tra le diverse linee d’azione - ha anche destinato una ingente quantità di risorse agli Enti locali per la manutenzione dei corsi d’acqua.
“L’attenzione costante alla mitigazione del rischio idrogeologico ha portato la Regione ha varare una serie di misure di questo tipo – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas - che si aggiungono ai numerosi provvedimenti e alle ingenti risorse stanziate dall’inizio della Legislatura per garantire la sicurezza e prevenire eventuali danni connessi a fenomeni meteorologici avversi, specie nei territori considerati più vulnerabili. In questo contesto – prosegue il Presidente Solinas - la manutenzione dei corsi d’acqua, anche di quelli minori, è per la Sardegna un fattore fondamentale nella prevenzione del rischio idrogeologico”.
Nel dettaglio, per il triennio 19-21 sono stati stanziati 14.977.789 milioni di euro, interamente erogati a 121 Enti locali. Per il triennio successivo sono stati invece destinati a 55 Enti locali 2.931.779 milioni di euro. Infine, con l’ultima delibera di luglio, la Giunta ha approvato la ripartizione di 27.090.430 milioni di risorse (8 milioni circa saranno destinati all’anno in corso, 9 milioni al 2023 e 10 milioni all’annualità 2024). Ripristinare la funzionalità idraulica di torrenti e fiumi, pulire gli argini, predisporre interventi mirati a ripristinare sufficienti condizioni di deflusso idrico negli alvei sono alcuni degli interventi di messa in sicurezza previsti e finanziati con i fondi regionali.
“La Sardegna anche negli ultimi anni è stata messa a dura prova da eventi calamitosi che hanno creato danni e messo a rischio le Comunità – evidenzia l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris - Prevenire e porre in essere tutte quelle azioni utili a garantire una migliore efficienza del funzionamento idraulico dei corsi d’acqua, con benefici sulle condizioni generali di sicurezza e incolumità delle persone e di salvaguardia dei beni, è un dovere e rappresenta l’unico modo per consegnare una Sardegna sempre più sicura alle future generazioni”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.