“Il Movimento 5 Stelle ha recuperato punti in una elezione a loro più congeniale come quella delle Europee, ma il Pd ha dimostrato capacità aggregativa. Il centrodestra si sta ristrutturando e ha una nuova faccia, quella di Salvini, che prende il posto del centrodestra berlusconiano declinante. Hanno recuperato molti scontenti dei 5 Stelle”.

E’ l’analisi del consigliere regionale Dem Roberto Deriu all’indomani delle elezioni Europee. Il giornalista nuorese riconosce come all’interno del proprio partito alcuni meccanismi fatichino ancora a girare per il verso giusto.

“Il problema – spiega Deriu – rimane a sinistra dove il Pd sta recuperando, ma ancora la protesta è forte. Resta una certa lotta da svolgersi a sinistra mentre la maturazione della nuova destra di Salvini è quasi compiuta. L’affermazione della Lega era tutto sommato prevedibile, è un processo iniziato dalle politiche quando il centrodestra ha iniziato a strutturarsi su posizioni nuove divenendo un destra-centro. A livello europeo abbiamo visto che molte delle promesse di Salvini e dei suoi alleati non possono essere realizzate, l’ultradestra non ha effettiva capacità di incidere, hanno una presenza molto debole”.

La giornata elettorale di ieri può fornire importanti chiavi di lettura in vista delle elezioni comunali del 16 giugno che riguarderanno, fra le altre, le città di Cagliari, Sassari e Alghero. “Per quanto riguarda le Comunali è stato interessante notare come, pur essendo un voto essenzialmente politico e legato alle dinamiche nazionali, a Cagliari il Pd si dimostra essere forte numericamente e rivaleggia con la destra in maniera competitiva. Ovviamente nelle comunali entrano in gioco altre dinamiche ma la partita è assolutamente aperta”.

Poi un momento di autocritica in riferimento alle parole del collega di partito Gianni Cuperlo, che nella puntata odierna de L’Aria che Tira di Mirta Merlino su La7 ha così commentato l’affermazione della Lega: “Mi colpisce che oggi la Lega sia primo partito in Sardegna. In Sardegna, il 33% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni che frequentano la secondaria, non completerà il corso di studi”.

“Il Pd e la sinistra – osserva Deriu – dovrebbero preoccuparsi più di quel 33% di giovani che non terminano le scuole prima di analizzare il dato elettorale, tutto da dimostrare. Noi dobbiamo fare una politica per gli studenti. Io nel mio piccolo me ne sono occupato nella scorsa legislatura a livello regionale e anche con un discreto successo. Sulla scuola e sugli studenti medi, oggetto della statistica citata da Cuperlo, bisogna lavorare ancora parecchio. Il punto non è cosa votano quei giovani, il punto è che sono abbandonati. C’è disattenzione e disamore nei loro confronti. Il problema non è che si dà degli ignoranti agli elettori della Lega. Qualunque cosa votino i nostri giovani dobbiamo curarli con un’attenzione molto maggiore rispetto a quella dimostrata fino ad ora”.