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Il presidente della Regione Christian Solinas si è recato questa mattina nell'Aula del Consiglio regionale per Sa Die de Sa Sardinia. "L'esigenza della Sardegna è ancora quella di vedere affermati dei diritti, oggi sono quelli che ci mettano alla pari col resto d'Europa: continuità territoriale, sanità, autonomia. La giornata del popolo sardo - ha spiegato Solinas - è un momento di riflessione per assumere coscienza collettiva di quale sia oggi l'identità dei sardi e della Sardegna in un mondo globalizzato, che ha bisogno di una presa di coscienza perché si guardi a tutto il resto del pianeta con parità di diritti e possibilità, non significa chiudersi nel passato ma aprirsi al mondo avendo coscienza di sé".
Il governatore ha evidenziato un parallelismo tra i moti del 1794 e i giorni nostri: "Ci fu un momento di presa di coscienza collettiva del popolo sardo che contestava la pressione tributaria sulla povera gente e dall'altro lato le classi dirigenti si lamentavano della mancata risposta da parte del sovrano a cinque domande sulla riunione dei parlamenti, sul consiglio di Stato, sull'esigenza di un ministero da dedicare alla Sardegna".
"Oggi la società sarda propone domande nuove, ma il livello di confronto con le istituzioni nazionali ed europee ci parla sempre dell'esigenza di affermare dei diritti che ci mettano alla pari col resto d'Europa", ha concluso il presidente.