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La Giunta regionale ha approvato il Disegno di legge sul Riordino della normativa edilizia e urbanistica della Sardegna, armonizzandolo con il cosiddetto Decreto Salva Casa, poi convertito in legge. Il Ddl, proposto dall'assessore dell'Urbanistica Francesco Spanedda, integra in modo ragionato le disposizioni del Salva Casa con le esigenze specifiche della Sardegna, raccordandole con la legge regionale vigente (la 23 del 1985).
"Il nostro obiettivo è quello di semplificare la vita ai cittadini, ma allo stesso tempo vogliamo sbarrare la strada a qualsiasi tentazione di speculazione edilizia", ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde. In particolare, il provvedimento recepisce le norme che rispondono alla richiesta di chiarezza e semplificazione avanzata dai cittadini, consentendo loro di sanare piccole difformità edilizie di costruzioni non completamente conformi edificate in passato.
"Questo permetterà ai proprietari di accedere a finanziamenti pubblici, come i bonus edilizi", sottolinea l'assessore Spanedda, che aggiunge: "Regolarizzando una quota parte del patrimonio edilizio si agevola, di conseguenza, la compravendita degli immobili, sbloccando il mercato e al tempo stesso contrastando la speculazione edilizia. Oltretutto, facilitando gli interventi di ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) la norma consente una radicale riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto nei centri privi di identità e qualità del costruito".
Tuttavia, il Ddl non prevede l'abbassamento da 28 a 20 mq della superficie minima degli alloggi e introduce solo in maniera limitata la possibilità di sanare locali con altezza di 2,40 metri invece dei 2,70 prescritti. "Per salvaguardare la dignità delle persone e delle famiglie – afferma la presidente Todde – non possiamo dare la possibilità di costruire case-loculo da parte di speculatori senza scrupoli. Il tema della crisi abitativa si affronta investendo sull'edilizia pubblica, come di recente abbiamo fatto noi stanziando 300 milioni di euro ad Area".
"Non abbiamo voluto recepire quelle parti del Decreto che a nostro parere incoraggiano la speculazione e che non sono confacenti al nostro territorio e ai nostri centri urbani", spiega Spanedda. "Quello approvato dalla Giunta – prosegue l'assessore – è un Disegno di legge frutto di un lavoro di coordinamento fortemente voluto con il Consiglio regionale, che eviterà a professionisti, imprese, amministrazioni e cittadini di interpretare liberamente leggi che si sovrappongono, fornendo loro uno strumento chiaro e immediatamente applicabile".
"Per noi è un primo passo importante verso un nuovo Testo unico dell'edilizia regionale, che permetterà di offrire un quadro chiaro delle norme che regolano il settore in Sardegna", conclude Spanedda.