Il cinema italiano dice no alla plastica e aderisce così al progetto ‘Humans Save the Sea’ ideato dalla deputata algherese del Movimento 5 stelle, Paola Deiana, e dall’amministratore unico della Blu&Blu Network, Gianni Chimenti, con il contribuito del giornalista Alberto Luca Recchi.  

La presentazione dell’iniziativa si è tenuta ieri mattina nella prestigiosa vetrina della Festa del Cinema di Roma, il festival cinematografico internazionale giunto alla sua quattordicesima edizione, che dal 17 al 27 ottobre ospita proiezioni, incontri, eventi, mostre, installazioni, convegni e dibattiti.

“Ringrazio le istituzioni e le associazioni coinvolte che hanno dimostrato con la loro partecipazione grande sensibilità e attenzione nei confronti di un tema così delicato – ha detto Paola Deiana -. Siamo pronti a lavorare per concretizzare le iniziative e dare gambe al progetto”.

Humans Save The Sea non è l'ennesima iniziativa intrapresa a salvaguardia del mare, ma una vera e propria mobilitazione culturale che vuole diffondere un diverso modello di consapevolezza e di attivismo di difesa ambientale, attraverso il mezzo di comunicazione che più di tanti altri è in grado di generare emozioni e smuovere le coscienze: il cinema! Che siano quindi gli umani a salvare il mare!

A presentare il progetto è stato il ministro Sergio Costa: “Oggi è necessaria una rivoluzione ambientale e culturale gentile per cambiare i nostri sistemi di produzione e consumo e contribuire attivamente alla difesa del pianeta e delle sue preziose risorse, come il mare. Il progetto ‘Humans Save the Sea’ va in questa direzione, utilizzando un mezzo d’impatto come il cinema e coinvolgendo le giovani generazioni, il nostro futuro e la nostra speranza. Il governo sta già facendo la sua parte, con la legge ‘Salvamare’, per esempio, in discussione alla Camera: un provvedimento con il quale si ripulirà il mare dalla plastica con alleati eccezionali come i pescatori. Ma occorre l’apporto di tutti. Perché le grandi battaglie si vincono insieme”.

Alla presentazione del progetto anche Francesco Rutelli, Presidente ANICA e Presidente del Centro per un Futuro Sostenibile: “Le industrie del cinema, audiovisivo e digitale e i creativi e i produttori originari hanno una doppia responsabilità e potenzialità di fronte ai mutamenti climatici antropogenici e, in particolare, di fronte alle conseguenze di uno sviluppo insostenibile per la tenuta degli ecosistemi oceanici e marini. Di ridurre gradualmente l’incidenza di queste scelte nell’ambito della filiera produttiva (un passo non solo simbolico è la certificazione ISO di sostenibilità ambientale ottenuta dal MIA- Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, appena conclusosi a Roma). La seconda responsabilità ed opportunità risiede nello sprigionare gli effetti positivi del nostro lavoro: immaginario, autorialità, creatività, denunce e proposte che scaturiscono da film, documentari, serie televisive, contenuti digitali di nuova generazione possono essere i migliori alleati di questa sensibilità per progettare azioni concrete e decisive”.

“Il riutilizzo sostenibile e la drastica riduzione della plastica nell’ambiente sono alla base della direttiva UE 2019/904, e l’esercizio cinematografico di tutta Europa è già al lavoro per conformarvisi – ha dichiarato il Presidente dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) Mario Lorini - Una sensibilità, accresciuta dalla grande attenzione manifestata dal pubblico, che si riflette nelle decisioni commerciali di ogni giorno: dalla gestione dei bar e dei punti ristoro alla scelta e al riciclo di materiali diversi dalle plastiche monouso, senza dimenticare l’efficienza e il risparmio energetici. In tal senso, “Humans save the sea” da un lato rappresenta un ulteriore passo avanti per salvare l’ambiente e dunque noi stessi; dall’altro dimostra che l’unità di vedute e di azione può realmente fare la differenza, nell’industria del cinema come nella società civile”.

“Un altro forte alleato come il cinema italiano si è unito alla battaglia contro la plastica usa e getta – ha affermato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo -. Sappiamo che alcuni fra produttori, registi e attori sono già impegnati personalmente nella tutela dell’ambiente, ma raccogliendo tutti insieme questa sfida si può contribuire in modo sostanziale a sensibilizzare l’opinione pubblica su come ciascuno possa diventare protagonista di quel cambiamento che consentirà di arginare la crisi ambientale di cui siamo testimoni. L’impegno della produzione cinematografica ad eliminare la plastica usa e getta in tutta la filiera sarà un grande aiuto per l’ambiente”.

Durante la presentazione sono state illustrate anche le prime iniziative che saranno attuate già entro la fine dell’anno e che saranno rivolte ai giovani ed al mondo della scuola. Humans Save The Sea coinvolgerà, infatti, in modo attivo, il mondo della scuola attraverso l'organizzazione di un contest per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che saranno chiamati a dare prova di creatività per la produzione di uno spot sulla salvaguardia del mare. Lo spot migliore verrà giudicato da una giuria qualificata e verrà proiettato nelle sale cinematografiche italiane. Il premio per il vincitore consisterà in un'esperienza per tutta la classe: partecipare ad un intervento di bonifica ambientale in alto mare.

L’iniziativa “Humans save the sea” è patrocinata dal Ministero dell'Ambiente, dall'ANEC, dall'ANEM, dall'ANICA e dall'Ente David di Donatello.

Si ringraziano per il supporto prestato al progetto: Maria Pia Lettini, Castalia, Ecosistem, Ottogas, SDA Welcome & Security e Assimedia.