“Quella di Soru è una scelta coraggiosa, dignitosa, che ci dice che Pd e M5s non sono gli unici padroni del voto e del pensiero a sinistra, gli faccio i complimenti”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a Cagliari per un incontro elettorale in vista delle regionali del 25 febbraio.

Sulla spaccatura proprio tra Soru e Todde che potrebbe agevolare i voti al centrodestra, Salvini conta sul fatto “che i sardi scelgano la Lega e scelgano il centrodestra non per gli errori o le divisioni altrui, ma per darci fiducia. Io penso che in questi quindici mesi di governo abbiamo dimostrato che quando c'è un governo con le stesse idee si lavora bene. E i numeri della Sardegna dicono che il reddito dei sardi è cresciuto per fino di più del reddito dei lombardi e dei romani. Quindi vuol dire che è una comunità tosta”.

Quanto al presidente uscente Christian Solinas, sostenuto dalla Lega ma che si è fatto da parte per la candidatura di Truzzu dopo un lungo tira e molla nel centrodestra, Salvini ha in mente un futuro: “Christian è un amico e una persona assolutamente valida. Lo dico soprattutto nel mio campo, ha fatto l'assessore ai trasporti, quindi sicuramente non andrà in pensione”. E precisa “non perché c'è uno scambio, ci siano già accordi o presidenze. Ne parlerò con lui, però sicuramente per la Sardegna è un valore aggiunto. Io non uso dimenticare, è una persona assolutamente valida, leale, rispettosa, in gamba, giovane e quindi conto che abbia ancora tanto da fare”.

Perché i sardi dovrebbero votare per Paolo Truzzu? “È una scelta fra il futuro e il passato. La Lega, e io lo sto dimostrando da ministro, è per nuove strade, ferrovie, dighe, porti in Sardegna, mentre i CinqueStelle sono un movimento del no a tutto, no alla Tav, no al ponte, no alle autostrade, no all'alta velocità” ha detto ancora il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

“Per me la Sardegna ha bisogno di lavoro, ha diritto al lavoro e alla continuità territoriale - ha aggiunto Salvini - che vuol dire nuove grandi opere pubbliche. La scelta è fra il futuro, l'innovazione, la modernità, il lavoro e il partito dei no. In democrazia chi non andrà a votare è come se andasse a votare per il no dei Cinque Stelle”.

Promosso anche il lavoro fatto in questi cinque anni al governo della Sardegna. “In due settori particolari di cui si è occupata la Lega, lavori pubblici e agricoltura, le risposte ci sono - ha spiegato il leader del Carroccio - I lavori e i posti di lavoro creati sono tanti. Conto che per i prossimi cinque anni, con il Governo nazionale al fianco, si possa fare ancora di più. Ripeto, io sto girando in lungo e largo la Sardegna perché c'è fame di ferrovie, c'è fame di nuove strade, di nuovi ponti, di nuove opere che la Sardegna aspetta da troppo tempo”.