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"Quando si libera una ragazza di 24 anni dopo 18 mesi è il momento della festa. Certo, qualche domanda deve avere una risposta". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta la liberazione e il ritorno a casa di Silvia Romano.
La cooperante milanese, rapita nel novembre del 2018 in Kenya, era stata trasferita in Somalia. Ieri è sbarcata all'aeroporto di Ciampino, accompagnata dagli uomini delle forze dell'ordine e accolta, oltre che dalla sua famiglia, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
"Se mi chiedete come mi sarei comportato se fossi stato al governo, avrei tenuto al ritorno un atteggiamento da parte delle istituzioni un profilo più sobrio e basso - prosegue il numero uno del Carroccio -. Un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a livello mondiale a questi infami, che nel nome della loro religione hanno ammazzato tante persone".
E ancora: "Salvare una vita è fondamentale, ma i soldi pagati del riscatto sono andati a un gruppo terroristico che con attentati e autobombe ha ucciso migliaia di persone. Spero che prima di dire che la prima cosa che farà sarà tornare in un luogo a rischio, ci penserà due volte".