La commissione Sanità, presieduta da Carla Fundoni (Pd), ha continuato con le audizioni riguardanti l'esame del Dl 40 (Giunta) “Disposizioni urgenti di adeguamento dell'assetto organizzativo e istituzionale del Sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24”.

Il rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, è stato il primo a intervenire, insieme al direttore dell’Ateneo, Aldo Urru, evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione tra Università e sistema sanitario regionale anziché una competizione, per favorire la formazione di personale sanitario qualificato. Mola ha sottolineato l'importanza di creare sinergie per migliorare i servizi e la formazione senza "cannibalizzare" le strutture ospedaliere, ma piuttosto aumentare dimensioni e volumi per accreditare tutte le scuole di specializzazione. Inoltre, ha rimarcato la necessità di superare la competizione tra universitari e ospedalieri per garantire opportunità di crescita a tutti i professionisti.

Successivamente, la presidente dell’Anci, Daniela Falconi, ha evidenziato l'importanza di un sistema sanitario che consideri le specificità della Sardegna, proponendo la convocazione degli stati generali della Sanità sarda e il rafforzamento delle conferenze socio sanitarie. Ha auspicato una distribuzione equa e strategica delle risorse, sottolineando la necessità di attenzione alla salute mentale e di politiche preventive più incisive.

I sindaci di diverse città hanno espresso preoccupazioni e proposte per migliorare il sistema sanitario regionale. Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, ha enfatizzato l'importanza della prevenzione delle patologie e del coinvolgimento degli enti locali per migliorare l'efficienza del sistema.

Giuseppe Mascia, sindaco di Sassari, ha lamentato che la fusione tra le aziende sanitarie (Asl e Aou) non ha prodotto gli effetti desiderati, causando squilibri nella città e nel territorio circostante, oltre a un eccessivo carico sulle strutture sassaresi. Il primo cittadino ha inoltre affermato con nettezza l’urgenza di una riorganizzazione edilizia, per ridurre la dispersione dei servizi sanitari, insieme con la realizzazione di un nuovo ospedale a Sassari, per diminuire i costi di gestione e semplificare l’accesso ai servizi. Tra le proposte anche quella di portare l’ospedale Santissima Annunziata all’interno della Asl.

Il commissario del Comune di Nuoro, Giovanni Pirisi ha chiesto maggiore attenzione alla distribuzione delle risorse, criticando il parametro capitario che penalizza i territori con ampie aree rurali. Ha inoltre evidenziato l’opportunità di un miglioramento nella gestione delle risorse umane e dei servizi nei presidi di Nuoro.

I sindaci dei piccoli paesi che ospitano presidi ospedalieri - Lanusei, Isili, Bosa, Ghilarza, Sorgono e Muravera - hanno evidenziato la necessità di potenziare i servizi territoriali, in particolare i Pronto Soccorso. Hanno sottolineato l'importanza di garantire la presenza continua di tali servizi per garantire un'assistenza adeguata ai cittadini. Inoltre, hanno evidenziato la necessità di nuove assunzioni e una semplificazione delle procedure concorsuali per incentivare il personale a operare nelle aree periferiche.

Le audizioni sulla riforma prevista dal Ddl n.40 continueranno nei prossimi giorni per approfondire ulteriormente le tematiche discusse.