Il Consiglio regionale ha votato a favore del Disegno di legge n. 45/A, che riguarda misure urgenti per individuare aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti di energia rinnovabile. "Questa legge rappresenta una pietra miliare per la Sardegna, poiché è la prima regione in Italia a introdurre normative complete su questo tema. Il processo che ha portato a questa legislazione è stato caratterizzato da un forte coinvolgimento dell'amministrazione regionale, che ha dialogato con varie parti della società sarda, inclusi amministratori e tecnici comunali da diverse parti dell'isola".

La legge approvata è essenziale per la transizione energetica della regione, mirando a proteggere il territorio dalla speculazione. "È stato un lavoro interassessoriale che ha coinvolto anche le strutture tecnico-amministrative e gli esperti legislativi, impossibile da portare a termine senza il lungo processo di ascolto dei territori", ha dichiarato l'assessore Francesco Spanedda. Gli assessori Emanuele Cani e Rosanna Laconi hanno espresso soddisfazione per l'approvazione della legge, sottolineando l'importanza di continuare con il piano energetico regionale e la società energetica regionale.

"La normativa approvata garantisce la tutela della biodiversità della Sardegna, evitando la trasformazione degli habitat naturali in paesaggi industriali". L'assessora Laconi ha evidenziato che la legge permette una transizione energetica equa e democratica, in armonia con la tutela ambientale. Si tratta di una vittoria per tutta la popolazione sarda.

"La legge si concentra sulla tutela e sulla promozione della transizione energetica, integrandosi con il Piano Energetico Regionale e la Società Energetica Sarda", si legge nel comunicato. Nonostante i suoi elementi di salvaguardia, "supera la precedente normativa LR 5/2024 consentendo una pianificazione più approfondita. Proteggendo la Sardegna dalla speculazione energetica, la legge lascia spazio per altre attività sul territorio, come desiderato dalle comunità locali. Limitando l'impatto dell'energia, si aprono nuove prospettive urbanistiche e paesaggistiche per il futuro della regione, favorendo attività culturali, agricole, produttive e turistiche".