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Che fine hanno fatto i 500 mila euro destinati alla ristrutturazione e all'adeguamento dei locali del Centro dialisi dell'ospedale San Camillo di Sassari? É questa la domanda che rivolgo al Presidente Solinas e all'assessore alla Sanità Nieddu dopo aver appreso che le somme per i lavori sono state stanziate ben due anni fa, e che, da allora, non solo i lavori non sono mai iniziati ma non è stato nemmeno mai illustrato alcun progetto di fattibilità”.
Così Desirè Manca (M5S) ricorda la vicenda: “Lo scorso 11 novembre presentai formale richiesta di accesso agli atti per poter acquisire copia del progetto di adeguamento del Centro dialisi dell'Ospedale San Camillo di Sassari. Un'istanza alla quale ieri ha risposto il Servizio competente dell'Assessorato dell'Igiene e Sanità e dell'assistenza sociale, specificando che “la ristrutturazione e l'adeguamento locali dialisi del San Camillo è finanziata per euro 500 mila con la programmazione investimenti 2019-2021 di cui alla DGR 48/19 del 29 novembre 2019. “E che – prosegue la consigliera - 'Il cronoprogramma di attuazione prevede l'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica a dicembre di quest'anno, per poi proseguire con le varie fasi e la sua chiusura prevista per luglio 2024”.
“Una risposta che lascia basiti – sottolinea la pentastellata, che osserva: “Sono trascorsi due anni dalla delibera di Giunta regionale 48/19 del 29 novembre 2019 attraverso la quale sono stati finanziati i lavori e ancora oggi non è noto il progetto di fattibilità tecnica ed economica preliminare all'intervento. Nel frattempo il Centro Dialisi di Sassari versa in condizioni pietose, come ho avuto modo di verificare durante una visita ispettiva dei primi di agosto scorso, al termine della quale ho chiesto l'intervento dei Nas per verificarne le condizioni”.
“Oggi apprendiamo vergognosamente che le somme destinate a questi interventi non sarebbero state impiegate a tale scopo. Intanto, i pazienti dializzati del territorio, circa 150, sono costretti a servirsi di locali fatiscenti in cui gli intonaci cadono a pezzi, vi sono pericolosi buchi nel pavimento, stanze prive di condizionatori, non esistono bagni per i disabili e non sono presenti nemmeno gli impianti per l'ossigenoterapia nelle sale dialisi. Tutto ciò – conclude - è inaccettabile”.