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Il voto a Sassari, Alghero, Sorso e altri centri del nord ovest Sardegna si avvicina e l'obiettivo è cercare un dialogo su idee e programmi tra le forze civiche di centrosinistra: questa la priorità del campo largo, coalizione che ha permesso ad Alessandra Todde di diventare presidente della Regione e che si è incontrata per portare avanti il cronoprogramma stabilito. L'intento è di definire presto il perimetro dell'alleanza, il progetto di governo delle città e i candidati sindaci.
A Sassari, prima di parlare di nomi, si dovrà completare il dialogo con la Costituente per Sassari dell'ex magistrato Mariano Brianda, candidato sindaco del Pd nel 2019. Ma il campo largo aspetta di capire anche cosa vorrà fare Progetto Sardegna, il cui percorso di rifondazione e riorganizzazione nei territori ha compiuto un importante step domenica scorsa a Milis: c'è spazio per un cammino comune? La risposta spetta a Renato Soru e ai suoi, ma molto dipenderà dal metodo di individuazione del candidato sindaco. Per alcuni partiti dell'alleanza la parola primarie non sarebbe più un tabù. Nel vertice ci si è focalizzati sul metodo di lavoro per "proporre un'idea forte, chiara e innovativa per le città che andranno al voto e per l'area metropolitana di Sassari", come trapela dalla riunione.
"Saranno attivati dei tavoli tematici per elaborare le questioni individuate e valutare le priorità di governo - si annuncia - e procedere all'ultimazione del programma elettorale". Le scelte su Sassari sono legate alle trattative per la giunta regionale e il candidato sindaco di Cagliari, ma soprattutto a quelle su Alghero. Nella Riviera del Corallo il centrosinistra, dopo aver valutato di dare vita a una coalizione moderata con alcune forze del centrodestra, pare orientato ad andare al voto con uno schieramento più classico e meno sperimentale. Il più gradito tra i papabili sindaci è Raimondo Cacciotto, ex vicesindaco ed ex consigliere regionale, consigliere comunale di minoranza e punto di riferimento dei Rossoverdi.