Non c’è pace per gli ex lavoratori della struttura sanitaria di Rizzeddu a rischio licenziamento. Oltre cento dipendenti della cooperativa sociale Elleuno che da mesi attendono di potersi trasferire nei locali del San Giovanni Battista di Ploaghe, la nuova struttura dedicata ad accogliere i pazienti psichiatrici di Rizzeddu ancora oggi vergognosamente chiusa perché manca l’accreditamento da parte della Regione”. Così i due consiglieri regionali Desirè Manca (M5S) e Gian Franco Satta (Progressisti), che stamane hanno presentato un’interrogazione urgente in Consiglio.

“Oggi abbiamo potuto apprendere – comunicano i consiglieri regionali - che le porte del centro di Ploaghe resteranno ancora sbarrate: infatti l’accreditamento non potrà arrivare fino a quando la Asl di Sassari non pubblicherà il bando della relativa gara d’appalto. Basti pensare che questo vergognoso ritardo era stato denunciato dai sottoscritti già a luglio dello scorso anno. E da allora niente è cambiato, se non in peggio”.

I locali del San Giovanni Battista di Ploaghe, dopo il superamento di diversi ostacoli, da mesi ormai sono pronti ad accogliere gli ex pazienti psichiatrici di Rizzeddu e il personale che li aveva in cura, ovvero i lavoratori della cooperativa sociale Elleuno. Ma oggi scopriamo direttamente dal Servizio di accreditamento della Regione che il Centro di Ploaghe ancora non è accreditato. Un fatto gravissimo. Questo ritardo è inaccettabile e ingiustificato, a maggior ragione se consideriamo che in questo difficile momento di crisi pandemica stiamo abbandonando a se stessi decine di pazienti, di persone fragili, non permettendo loro di ricevere un’assistenza adeguata”.

“Per quanto riguarda la vertenza che coinvolge i cento lavoratori a rischio licenziamento la situazione è altrettanto grave – concludono Manca e Satta – perché ancora oggi non è stata bandita la gara d’appalto che consentirà loro di proseguire la propria prestazione nei locali di Ploaghe dopo il 31 marzo”.