Il dibattito sull’arrivo del gas in Sardegna si infiamma con un duro scontro tra Gianni Lampis, deputato di Fratelli d’Italia, e Sabrina Licheri, senatrice del Movimento 5 Stelle. Al centro della polemica, le infrastrutture energetiche dell’Isola e il cambio di rotta della giunta regionale guidata da Alessandra Todde rispetto al passato.

Lampis: “I Cinque Stelle cambiano idea, ora accolgono il gas”

L’attacco di Gianni Lampis parte dalle dichiarazioni del ministro Adolfo Urso, secondo cui la presidente della Regione Alessandra Todde avrebbe finalmente aperto al gas.

“Ottima notizia! Quello che per anni è stato ritenuto il male assoluto dai Cinque Stelle oggi diventa la soluzione alle politiche energetiche dell’Isola”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia, sottolineando come il suo partito abbia sempre sostenuto la necessità di portare il metano in Sardegna.

Lampis ricorda inoltre che due progetti infrastrutturali – la dorsale nord e la dorsale sud, per un totale di 580 km di gasdotto – avevano già ottenuto parere positivo dalla valutazione di impatto ambientale quando lui stesso era Assessore Regionale all’Ambiente.

“Gli unici denigratori seriali erano i Cinque Stelle, che ancora una volta cambiano idea rispetto alle innumerevoli posizioni assunte nel corso degli anni contro i gasdotti in tutta Italia e in Sardegna. Insomma, ormai siamo abituati alla loro perenne doppia faccia tra passato e presente. Giano Bifronte, a confronto, un vero dilettante!”, conclude ironicamente il deputato.

Licheri risponde: “Lampis riscrive la storia, la sua giunta ha creato il caos”

Non tarda ad arrivare la replica di Sabrina Licheri, che accusa il deputato di Fratelli d’Italia di vivere in una realtà parallela e di provare a riscrivere la storia.

“Il gas arriverà in Sardegna, ma non grazie ai progetti fallimentari della giunta Solinas, di cui faceva parte. La verità è che quella giunta ha ostacolato il processo, impugnando il Dpcm energia dello scorso governo e creando una paralisi totale”.

Secondo la senatrice pentastellata, la giunta Todde sta semplicemente rimediando ai danni del passato e il gas verrà portato nell’Isola per servire principalmente il settore industriale, senza la realizzazione della dorsale tanto decantata da Lampis.

“Le infrastrutture saranno ridotte al minimo e saranno funzionali esclusivamente all’utilizzo del gas per il comparto industriale. A differenza di chi ha passato anni a vendere illusioni con progetti faraonici mai realizzati, noi stiamo lavorando a soluzioni concrete e realmente utili al tessuto economico dell’Isola", ribatte Licheri.

L’affondo finale è diretto all’eredità lasciata dal governo regionale precedente: “Il suo governo e la sua giunta hanno lasciato in eredità solo fallimenti e ora tentano di nascondere le loro responsabilità dietro false narrazioni. Ma i sardi non si fanno prendere in giro”.