Tra i 40 senatori che ieri non hanno dato la fiducia al Governo Draghi c’è anche Gianluigi Paragone, ex 5stelle (espulso a gennaio 2020), oggi al Gruppo Misto.

“Lei è un incappucciato della finanza”, ha detto il giornalista rivolgendosi al neo presidente del Consiglio, citando un volume di Federico Caffè.

“Lei ci ha provato oggi a fingersi sociale, ma tutte le sue parole, messe in controluce, rivelavano l’innervatura neoliberista che le ha permesso di fare carriera – ha detto il leader di Italexit, il movimento che chiede l'uscita dell'Italia dall'Europa -. Rivelavano la neolingua degli incappucciati della finanza, per usare un’altra espressione cara al professor Caffè. Lei, presidente Draghi, è uno di loro; è un incappucciato della finanza che oggi riesce persino ad addomesticare un parlamento sull’orlo di una crisi di nervi. Lei ha parlato di futuro. Quale? Quello che costruirete col pilota automatico, come lei ebbe a dire, dimostrando un’allergia profonda verso la democrazia. E dove portano queste vostre riforme mercatiste? Al trionfo delle multinazionali, della finanza che divora tutti gli spazi economici; alla sostituzione del capitale umano con l’intelligenza artificiale.  Lei si è riempito la bocca di sfide ecologiche: abbiamo un territorio stuprato dalle ecomafie che parcheggiano i loro capitali nei paradisi fiscali della vostra amata Unione Europea: lei alla Bce non ha visto nulla? (O si è comportato come quando da governatore di Bankitalia, Mps si prese il pacco di Antonveneta, pagandola a peso d’oro sotto i vostri occhi?). Abbiamo un territorio segnato dal dissesto idrogeologico, abbiamo le nostre comunità montane che perdono pezzi di popolazione perché le vostre maledette politiche di pareggio di bilancio impediscono ai comuni di montagna di sopravvivere. Il green di cui lei parla sarà un altro regalo alle economie straniere”.

Al termine del discorso, Paragone è stato ripreso dalla presidente Casellati che lo ha invitato a usare terminologie adeguate all'Aula, il nostro vocabolario è molto ricco, può usare parole rispettose".