"Il ministro Garavaglia ha indicato il 2 giugno per la riapertura del settore turistico? Speriamo, magari anche prima, chi lo sa - risponde Mario Draghi in conferenza stampa-. La cosa importante è prepararsi alla stagione turistica e non darla per abbandonata". Le località turistiche italiane hanno già registrato prenotazioni, "ma sono prenotazione degli italiani, mancano gli stranieri" il che "colpisce soprattutto le città d'arte. Bisogna fare come altri Paesi, pronti ad accogliere tutti i turisti che hanno un certificato vaccinale". "L'Italia ha molto da imparare su questo, Grecia e Spagna già hanno annunciato" che consentiranno agli stranieri vaccinati di soggiornare: "Noi lo dobbiamo fare e subito, la stagione turistica è già domani". Draghi rimarca anche la necessità di accelerare sulla "riapertura di fiere ed eventi, su questo bisogna andare avanti svelti". 

RIAPERTURE Per quanto riguarda l'ipotesi di anticipare alcune aperture rispetto alla scadenza del 30 aprile, come chiesto anche da Matteo Salvini che ha incontrato ieri, Draghi spiega: "Ho visto Salvini, ho visto i presidenti delle Regioni ma anche dei Comuni, e questa mattina ho visto anche Bersani. Tutti chiedono aperture ed è normale chiederle, perché la miglior forma di sostegno non è quella che dà il governo ma sono le riaperture".

Poi aggiunge: "Le riaperture dovranno esserci ma non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni ma questo dipende dall'andamento dei contagi. Questo è un dato certamente, poi ce ne sono anche altri come l'andamento delle vaccinazioni delle classi a rischio".