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"L'Esercito non può essere utilizzato per prevenire e reprimere i reati, questo compito spetta solo alle forze di polizia". Così le segreterie provinciali di Siulp, Siap e Silp Cgil replicano al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che oggi a Sassari ha ipotizzato l'intervento della Brigata Sassari per ripristinare la sicurezza e la legalità nel centro storico cittadino.
"L'abbiamo già detto in ottobre, quando l'idea venne avanzata dal presidente del consiglio regionale, senza che peraltro l'iniziativa abbia avuto seguito", ricordano i rappresentanti dei tre sindacati di polizia, Massimiliano Pala, Angelo Chessa e Alessandro Cosso, ricordando che a Michele Pais chiesero "un confronto in ricerca di soluzioni per garantire la sicurezza del nostro centro storico, ma non si è mai tenuto nonostante la nostra disponibilità".
Per i sindacati la soluzione è semplice. "In provincia di Sassari va disposto l'aumento degli organici delle forze di polizia, in primis della Polizia di Stato", sostengono, escludendo "l'uso dell'esercito come deterrente in operazioni straordinarie rispetto ai suoi compiti".
Più precisamente, "l'esercito per operare in operazioni di polizia giudiziaria dev'essere affiancato dalle forze di polizia, non può essere autonomo e opererebbe con presidi fissi, non con pattuglie per le vie del centro".
Ecco perché "l'uso dell'esercito è l'ultima ratio - insistono - la politica trovi il modo di incrementare il numero di poliziotti in città e in provincia, non usino slogan che illudono i cittadini ma non risolvono il problema del controllo del territorio".