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“A due settimane dal termine delle elezioni e dall’insediamento del nuovo sindaco, poche cose risultano chiare”.
Lo si legge in una nota di Sinistra in Comune che aggiunge: “Avevamo previsto che l’assembramento di liste a sostegno del candidato avrebbe provocato un ingorgo nel numero e nei nomi degli assessori che di fatto al momento rappresenta la vera urgenza di questo esecutivo”.
“Ciò che invece non era previsto – rimarcano – è che la denuncia di una assenza di strategia politica producesse in così poco tempo la prima defezione da quel partito che, di fatto, si è candidato a commissariare quella che sarà la nuova giunta”.
“In questa ottica desta preoccupazione – a loro modo di vedere – sull’autonomia programmatica l’esigenza di avvalersi della “competenza" di un consigliere comunale di un comune montano brianzolo, di poco più di 16.000 (sedicimila) abitanti, a dettare l'agenda politica della gestione della nostra città”.
“La necessità – aggiungono da Sinistra in Comune – di alzare cortine fumogene attraverso argomentazioni che nulla hanno a che fare con le urgenze raccontate durante la campagna elettorale, sono l’ulteriore dimostrazione della mancanza di una strategia politica, che vada oltre una mera distribuzione di poltrone”.
“Tra la gente – specificano – si dimostra così uno slogan vuoto e settario. Siamo contrari a chi cerca di trasferire nella nostra città un clima da scontro sociale. Siamo invece per il confronto a tutti i livelli. Lo dobbiamo a coloro che ci hanno dato fiducia votandoci”.
“Spiace il silenzio assenso del sindaco che a parole si era presentato come sindaco a tutela di tutta la comunità. Da parte nostra – conclude Sinistra in Comune – vigileremo, con un’opposizione leale e ferma perché gli interessi della città e dei suoi cittadini vengano sempre al primo posto. Non tra la gente, ma per la gente”.