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“Rispetto e fiducia per il lavoro della magistratura e attesa che la giustizia faccia il suo corso”. Sono gli unici commenti nei corridoi del palazzo del Consiglio regionale questa mattina, all'indomani del rinvio a giudizio del presidente della Regione Christian Solinas per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine di due direttori generali dell'amministrazione regionale.
"Abbiamo piena fiducia nell'operato della magistratura", sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, tra i primi partiti a sollevare in Aula il caso delle nomine. "Al di là degli aspetti penali, su cui non ci esprimiamo, sulla vicenda sono evidenti i problemi politici. L'azione amministrativa di tutta la legislatura è stata contrassegnata da opacità e inefficienze che abbiamo più volte sottolineato", ha concluso.
Non entra nel merito delle vicende giudiziarie nemmeno Desirè Manca, M5s: "Lasciamo fare ai giudici che senz'altro valuteranno tutti gli elementi a loro disposizione". Garantista anche Eugenio Lai, che sottolinea però come "già nel corso degli anni avevamo espresso dei dubbi sulle nomine di alcuni dirigenti da parte di questa Giunta attraverso interrogazioni e interpellanze".
"Doveroso rispetto dei principi costituzionali" anche in maggioranza, con Pierluigi Saiu, capogruppo della Lega. "Il principio di presunzione di innocenza vale per tutti i cittadini e quindi anche per il presidente Solinas".
"Forza Italia è da sempre un partito garantista, abbiamo piena fiducia nella magistratura e condanniamo le sentenze anticipate che hanno solo valore politico - dice Emanuele Cera, vice capogruppo di Fi -. Riscontriamo che a tutti i livelli chi si occupa dell'amministrazione pubblica spesso incorre inconsapevolmente in situazioni come questa".