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“Abbiamo avviato una fase nuova, una fase di apertura totale della nostra Isola, pur mantenendo una serie di presidi e di controlli, fondamentali per individuare tempestivamente eventuali ripartenze della catena epidemiologica”.
Lo ha detto ieri, 5 giugno, il presidente della Regione Sardegna nel corso della consueta conferenza stampa.
“La stagione turistica alle porte determinerà una serie di arriva nell’Isola e quindi un aumento complessivo del carico sia su alcune zone del territorio, sia potenzialmente sui nostri presidi di base, che sono i servizi di Igiene e prevenzione e gli ospedali”, ha sottolineato Christian Solinas.
La registrazione per chi arriva in Sardegna. “Ci stiamo preparando al meglio, lo abbiamo fatto inizialmente proponendo un modello, che era quello della certificazione di negatività, una cosa semplice, non costosa, che è stata lungamente strumentalizzata, ma che si mette nel solco di una linea di tendenza internazionale perché è quello che fanno in altre parti del mondo. Tutto questo è stato oggetto di critiche. Dato che il nostro unico interesse è quello di far ripartire anche l’economia per evitare che dopo la crisi sanitaria ci sia una devastante crisi sociale ed economica, abbiamo fatto un passo in avanti rispetto a quella ipotesi e strutturato uno scenario di controlli differenziato che consente di trovare un punto di equilibrio virtuoso tra l’esigenza dell’ospitalità e le ragioni di una tutela e sicurezza sanitaria che non dobbiamo mai perdere di vista per garantire non solo a tutti i sardi la salute, ma anche a tutti i turisti. Per cui abbiamo introdotto una registrazione per chi arriverà in Sardegna che serve per avere delle notizie fondamentali: cioè avere un monitoraggio costante di quali zone della Sardegna stanno ricevendo nuovi arrivi e in che misura, perché abbiamo zone di questa splendida Isola che in tutto l’anno sono abituate ad avere 10, 15, 20 mila abitanti e i servizi sono parametrati su quel carico antropico, se si passa a 300 mila è chiaro che in quelle zone dobbiamo potenziare la nostra capacità di rispetto a un’insorgenza del virus”.
“Stiamo lavorando perché assieme al questionario che, tra pochi giorni, con la registrazione sarà interamente telematico, e quindi non ci sarà il problema registrato nelle fasi iniziali. Stiamo facendo le App e i moduli in via telematica in qualche giorno. Credo che la Regione Sardegna si stia dimostrando anche in questo capace di dare risposte rapide. Per la App Immuni del Governo ci si è messo 3 mesi e mezzo. Quindi tra qualche giorno avremo la piena operatività dell’App “Sardegna Sicura”, dove si potrà compilare il modulo di registrazione, ma si potrà aderire facoltativamente aderire all’indagine epidemiologica regionale, quindi accedere dando il consenso di eseguire i test e, sempre facoltativamente, si potrà accordare il sistema di tracciamento che consente alla Regione di monitorare gli spostamenti con finalità sanitarie. Questo perché qualora malauguratamente qualche soggetto si dovesse positivizzare saremo in grado di ricostruire tutta la catena dei suoi contatti, isolare il cluster senza dover chiudere intere strutture o aree del nostro territorio. Si tratta di dati che per la loro sensibilità verranno trattati con il rispetto di tutte le norme nazionali e comunitarie e verranno distrutti non appena le persone che hanno acconsentito al trattamento andranno via dalla Sardegna”.